Sono le 3 di notte e tutti stanno dormendo. Mi accingo a chiudere il computer e immancabilmente do l'ultimo sguardo all'ultimo sito Internet che leggo alla fine di ogni giornata (e il primo che apro il giorno successivo), FcInterNews. Leggo dello splendido gesto di Mister Ranieri e non posso fare altro che rendere onore ad un allenatore che ha saputo in poco tempo entrare di diritto nelle grazie dei tifosi nerazzurri. Devo ammettere che il tecnico romano non destava la mia simpatia, non tanto per il passato romanista, tanto meno per la sfortunata parentesi juventina, quanto più per l'opposizione plateale alla divina figura di Mourinho, all'epoca vero e proprio guru, condottiero, protettore, ammaestratore del popolo interista. Ora invece cosa ci è rimasto di Mourinho? Bellissimi ricordi, un filo d' amarezza e, lasciatemelo dire, la sensazione di un po' di ipocrisia. Chiudo la parentesi riguardante lo Special dicendo che dobbiamo imparare a dimenticarcelo, io in primis, e guardare avanti con la consapevolezza che tutto l'amore dichiarato dal portoghese si spegne tra i milioni madrileni, un auto che si allontana dallo stadio dopo una Champions vinta e l'ingordigia di chi ha sempre avuto tutto, forse troppo. Tornando al nostro mister, la Coppa acquistata per beneficenza e restituita al capitano (l'episodio avvenuto alla Cena di Natale della Fondazione Pupi) è solo l'ultimo di una serie di gesti ed atteggiamenti che vanno ad avvalorare il rispetto e la stima che si è conquistato Ranieri. E' un uomo onesto, che si prende sempre le sue responsabilità e che sa proteggere i suoi giocatori. Sa comunicare con la stampa senza il bisogno di dover alzare la voce ma allo stesso tempo non si esime dal contrattaccare dignitosamente chi lo contesta qualora ritenga di essere nel giusto. E' un'uomo di carattere, un allenatore d'esperienza internazionale e di grande eleganza. Ha sempre saputo affrontare le situazioni più difficili con umiltà e classe e questo lo sta ripetendo anche con l'Inter che necessitava di questa esperienza, intelligenza e personalità per riacquistare credibilità a fronte di scelte societarie molto discutibili e di una politica comunicativa volta, inconsciamente, all'autodistruzione. Sono contento di Ranieri e credo che sia la persona giusta con il quale è possibile progettare il futuro. Chiudo il mio intervento con una riflessione che probabilmente avranno fatto tanti altri amici nerazzurri e questa si riferisce al giovane Marco Faraoni. Il ragazzino romano è la sorpresa di queste ultime partite e ha dimostrato di essere pronto per la serie A ad alto livello. Spero vivamente l'Inter non decida di inserirlo in qualche malaugurata trattativa di mercato con Genoa o chicchessia... Abbiamo pagato e stiamo pagando scelte assurde e non abbiamo intenzione di vederci sfuggire l'ennesimo talento attraverso contropartite, cessioni in compartecipazione ecc. Personalmente ritengo possa essere il simbolo del nuovo corso. Cosa che non hanno rappresentato Balotelli e Santon. Il primo per totale mancanza di umiltà e di riconoscenza verso la società che gli ha fatto vincere campionati e Champions a soli 20 anni, il secondo per mancanza di professionalità, per un pizzico di sfortuna e per l'icapacità di dare seguito alla personalità della prima stagione. Faraoni è quel mix di dinamismo, di velocità, di coraggio che un giovane deve possedere per indossare la nostra maglia. In qualsiasi squadra inglese o tedesca sarebbe titolare o comunque un giocatore importante da tempo. Confido nella responsabilità dei nostri o dirigenti e nella convinzione che la storia è maestra di vita. Anche se l'Inter ha dimostrato più volte di non imparare dai propri errori. Un saluto a FcInterNews e a tutto il popolo interista. Forza Inter!"

Massimo

Sezione: Visti da Voi / Data: Lun 12 dicembre 2011 alle 12:13
Autore: Redazione FcInterNews
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