È Xabi Alonso ad avere ragione nel confronto di stasera con Simone Inzaghi: il Bayer Leverkusen snatura l'Inter, la costringe al sacrificio e alla fine approfitta della docilità dei campioni d'Italia e li punisce nel finale. "Credo che abbiamo fatto una buona partita, molto matura e completa. Contro una squadra come l'Inter è necessario anche avere il controllo di emozioni perché sono una squadra pericolosa, che addomestica il gioco con diversi registi, richiede grande sforzo mentale. Ma noi siamo stati bravi a controllare il gioco, era difficile creare tanta presenza in area, ma siamo riusciti a creare tante occasioni avendone subita una soltanto" ha detto con soddisfazione a Sky Sport a fine gara l'allenatore delle Aspirine.

Sul calcio d'angolo che poi ha portato al gol, sembrava che volessi entrare in campo. Cosa facevi?
"Sì, ho visto che era l'occasione giusto. Ho visto il pallone lì che è arrivato bene a Nordi. È molto difficile creare occasioni con l'Inter, non ci aspettavamo segnasse Mukiele ma è il benvenuto".

Fare gol nel finale sembra una vostra caratteristica. E stasera è sembrato che siete stati premiati rispetto all'Inter, siete stati quelli a crederci di più.
"Sì, abbiamo tanto rispetto per l'Inter, ma volevamo vincere. Volevamo fare la nostra partita, giocare con maturità e impegnarci e ci siamo riusciti. Credo la nostra sia una vittoria meritata. Non so se ci riesco sempre, ma voglio trasmettere questo alla squadra: cercare di attaccare fino alla fine".

Questa sera avete avuto più ambizione?
"Sì, quando siamo noi in casa è come se fosse il nostro corpo a chiederci di vincere. Volevamo fare qualcosa di folle, avevamo contro un avversario molto forte e sapevamo che loro avrebbero potuto attaccarci alti, se avessimo pressato molto. Lo hanno fatto con Taremi nel primo tempo. Abbiamo sempre cercato il risultato, siamo andati sempre nella loro metà campo contro un blocco basso e compatto e un centrocampo a cinque che ci ha complicato le cose".

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Sezione: L'avversario / Data: Mar 10 dicembre 2024 alle 23:46
Autore: Egle Patanè
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