L'idea del professor Enzo Bonora (ordinario di endocrinologia e direttore delle sezioni di endocrinologia, diabetologia e metabolismo del dipartimento di Medicina dell’Università di Verona) ha già acceso il dibatitto tra i tifosi nerazzurri: è cosa buona e giusta aiutare il club con donazioni personali? Tuttosport approfondisce il discorso: "Attenzione, non si tratta di un azionariato popolare sul modello di quello attuato in Spagna per esempio dal Barcellona, con i suoi 163mila soci. Nel mondo del calcio italiano non si può - per ora - seguire un modello simile (mentre in altri sport già avviene, come nel basket dove stanno avendo successo gli esperimenti della Pallacanestro Treviso e della Cimberio Varese), ma l’idea del professor Bonora è riconducibile a quanto avviene per esempio negli Stati Uniti in campagna elettorale. Una sorta di crowdfunding (letteralmente “finanziamento della folla”), processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni, sistema portato alla notorietà da Barack Obama, che ha pagato parte della sua campagna per la presidenza con i soldi donati dai suoi elettori. Il web è poi solitamente la “nave” che permette l’incontro e la collaborazione dei soggetti che vogliono essere coinvolti, tant’è vero che il professor Bonora sta già progettando, se la sua idea avrà riscontri positivi, un sito internet ad hoc e la sua pagina Facebook. Il ragionamento di Bonora è semplice: l’Inter ha sparsi nel mondo circa 60 milioni di tifosi e se anche un decimo di loro donasse 20 euro a testa ogni anno, la società avrebbe a disposizione un budget extra di quasi 120 milioni a stagione". Niente male.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 08 febbraio 2014 alle 10:53 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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