Andrea Sartori, fondatore e Ceo di Football Benchmark, guarda alla finale di Champions League di domani dal punto di vista economico. "Sono dati oggettivi, ma due anni fa col Manchester City il divario era ancora più ampio. Alla fine, però, giocano i giocatori e non i bilanci", dice. 

"La distanza è comunque rilevante - dice - Penso alle sponsorizzazioni: lo stesso sponsor tecnico, Nike, garantisce all'Inter circa 30 milioni di euro all'anno, mentre per il Psg si arriva a 80. E anche i rispettivi main sponsor hanno valori molto diversi: l’accordo fra Psg e Qatar Airways vale 67 milioni all'anno, quello tra Inter e Betsson.Sport circa 30. Sono cifre che derivano dall’effettivo valore di mercato delle due maglie. Grazie alle acquisizioni di campioni negli anni, il Psg ha conquistato un'esposizione globale e ha potuto siglare accordi commerciali di altissimo valore. E poi c’è il marchio di una città come Parigi".

"Nel quadro attuale - prosegue - ha un grande peso il nuovo tetto ai costi delle rose rispetto ai ricavi, inclusi profitti da calciomercato, voluto dalla Uefa. Lo stesso Psg ha dovuto rivedere il proprio modo di operare. Inter già in regola? Assolutamente, e infatti ha un bilancio molto più sano. Peraltro, a livello percentuale, è tra i club europei cresciuti di più: questo dimostra l'ottimo lavoro fatto, specie dalla componente sportiva nel player trading, coniugando dati economici a risultati sportivi".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 30 maggio 2025 alle 09:52
Autore: FcInterNews Redazione
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