Ad un paio di giorni dalla pazza vittoria con l'Empoli e a countdown (per la finale di Coppa con la Juve) cominciato, l'analisi odierna di Tuttosport sul gioco di Simone Inzaghi è sintetizzabile in due nomi: Alessandro Bastoni e Federico Dimarco. Il 3-5-2 dell'ex Lazio, diverso dal 3-5-2 di Antonio Conte, si è evoluto non solo rispetto a quando l'oggi allenatore nerazzurro sedeva sulla panchina dell'Olimpico, ma è cambiato persino rispetto ad inizio stagione, quando il neo-tecnico interista "aveva deciso di abbassare Brozovic al fianco di De Vrij, allargando i due “braccetti” Skriniar e Bastoni  per costruire con una linea a quattro, stringere le due mezzali con i quinti molto alti in linea con uno dei due attaccanti". Una trovata tattica che col passare delle giornata è mutata e "il prescelto è diventato il 'braccetto' di sinistra, ovvero Bastoni o, come nelle ultime partite, Dimarco".

Un 3-5-2 dunque che all'occorrenza diventa 2-5-2 "con il difensore di sinistra libero di creare gioco, sovrapporsi, scegliere linee differenti con movimenti che ovviamente hanno mandato in tilt diverse avversarie" e che ha permesso alla squadra campione in carica di mettere in saccoccia quegli otto successi consecutivi in campionato che avevano portato alla rimonta e al sorpasso di Milan e Napoli. In quel periodo "l'uomo in più" era Bastoni "l’elemento capace di creare la superiorità numerica nella costruzione del gioco, scambiandosi di posizione con Perisic e arrivando spesso sul fondo per crossare. Nel periodo di crisi fra febbraio e marzo Bastoni è rimasto più bloccato ma nelle ultime gare, con il ricorso a Dimarco in virtù dell’infortunio dell’ex atalantino, si è tornati a vedere chiaramente la mossa jolly di Inzaghi". E proprio l'ex Verona con Roma, Udinese, ma anche nell'ultima difficile gara con l'Empoli, si è rivelato risorsa fondamentale della squadra nella fase offensiva.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 08 maggio 2022 alle 09:38
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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