"Quando dopo la gara vinta con l’Inter ho detto che il momento vissuto a parlare con Mihajlovic mi fa riflettere sulla vita è perché ero appena arrivato, come tutti, da una videochiamata con lui. E intendevo che intanto uno così forte non l’avevo ancora visto. E che davanti a cose del genere non esistono ruoli, allenatori, dirigenti, giocatori, terzini, portieri, centravanti, 3-5-2, giocare bene e giocare male, costruzione dal basso o lancio lungo. Tutto in subordine. C’è la persona con la persona. E che la persona deve vivere la vita appieno, in ogni istante e, come dice spesso Sinisa, con il pensiero che la vita stessa non si vive in assenza di problemi ma nonostante i problemi. E Mihajlovic ce lo sta dimostrando". Parola di Lorenzo De Silvestri, terzino del Bologna protagonista oggi di un'intervista su La Gazzetta dello Sport. 

Il Bologna ha battuto l’Inter perché?
"Per quella leggerezza di cui sopra, al di là degli eventi da campo, gol o situazioni".

Avete battuto l’Inter, la Roma e la Lazio; pareggiato in casa-Milan e casa-Juventus: perché grandi con le grandi?
"Sono quelle cose che non puoi spiegarti. Le cose da chiedersi è perché non siamo stati così bravi nelle altre gare. Ma capiremo".

La sua idea di Mourinho?
"La prima volta lo vidi quando giocavo con la Fiorentina e l’Inter ci estromise in semifinale di Coppa Italia. Mi farà strano vederlo dentro all’Olimpico ma non vedo l’ora di giocare".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 30 aprile 2022 alle 12:44
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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