Paolo Condò parla oggi nel suo editoriale per il Corriere della Sera di come sia cambiato negli anni il ruolo del difensore vero e proprio e di come sul mercato ci siano determinati segnali. "Lo stupore per gli errori dei difensori è molto più diffuso, e molto più scandalizzato, rispetto a un attaccante che calcia alto da buona posizione, o che tira sul portiere malgrado avesse la porta spalancata. Si avverte un’indulgenza quasi filosofica verso la punta, mentre viceversa le censure per il difensore sono implacabili".

"Non è possibile - si legge - che in tutti i club tutti i tecnici abbiano smesso di allenare per bene tutti i difensori. Semplicemente devono essere cambiati certi parametri, e il mercato dei grandi club pare lì a dimostrarlo. Guardate le mosse di Juve, Milan e Inter: attaccanti, centrocampisti, e finisce lì. L’inter addirittura dopo quattro giornate viaggia col miglior attacco (11 gol segnati) e la diciottesima difesa (7 gol subiti). Naturalmente la richiesta di giocatori offensivi e il disinteresse per quelli difensivi trova riscontri coerenti nella classifica dei calciatori più pagati. E dunque non ti insegnano il mestiere, non ti inseguono sul mercato, non ti valorizzano in busta paga. Se il quadro è questo — e si parla dei ragazzi alla scuola calcio — perché mai uno dovrebbe fare il difensore?".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 24 settembre 2025 alle 09:52
Autore: FcInterNews Redazione
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