HANDANOVIC 6 - Archiviato il prestigioso clean sheet contro la Juventus, torna da ex nella città che l'ha ospitato per tanti anni e lanciato nel calcio che conta. Nei primi 45' non corre grossi pericoli, poi non va oltre l'osservare sul destro di De Paul che si spegne di poco a lato.
SKRINIAR 6 - Deulofeu e Lasagna sono più rapidi, motivo che lo spinge a prendersi qualche metro di troppo senza però 'scivolare' bene (come gli rimprovera Conte dalla panchina). Continua lo studio dell'interpretazione del ruolo cercando anche la verticalizzazione.
DE VRIJ 6,5 - In fase di impostazione è un'arma in più, come dimostra quando inventa una palla geniale per Lautaro vanificata poi dal fuorigioco dell'argentino. Sempre sicuro, legge in netto anticipo le giocate degli uomini di Gotti.
BASTONI 5,5 - Dopo la settimana di complimenti post-Juve, rischia di cestinare tutto cominciando la sua gara con un passaggio rischioso ed intercettato in area (per sua fortuna irregolarmente) da De Paul. Prepotente sulle palle alte, riemerge pian piano con lo scorrere del cronometro.
HAKIMI 5,5 - In mattinata il suo nome è comparso con continuità su giornali e comunicati ufficiali, ma a Udine trova poche praterie invitanti da sfruttare per far parlare solo il campo. Quando si presenta in posizione invitante, però, pensa troppo, sbaglia la scelta e pasticcia con la palla. Sfiora comunque l'ennesima rete stagionale.
BARELLA 6,5 - La prestazione monstre contro la Juventus può solo caricare uno con il suo temperamento, chiamato oggi al duello con Pereyra. Sbaglia qualche passaggio in avvio ma cresce nel tempo e osa la giocata, confermando la grande personalità con i soliti cross tagliati o con la volée stilisticamente perfetta che non si trasforma in eurogol per questione di centimetri.
BROZOVIC 6,5 - È l'uomo cercato nei momenti di difficoltà per ristabilire l'ordine e quello che fa da scudo alla difesa in fase di transizione. Dirige la palla nel traffico e in un campo pesante, senza far mancare l'apporto ai compagni nel raddoppio di marcatura. Prezioso.
VIDAL 5,5 - Reduce da due reti consecutive tra Coppa Italia e campionato, si propone con più morale (e meno precisione) anche a Udine alla ricerca del tris. Ha il compito di stroncare sul nascere le idee di De Paul che gravita soprattutto nella sua zona: accusa la stanchezza e lascia il campo con nervosismo. DAL 70' SENSI 6 - Conte punta sulla sua freschezza e fantasia per provare a stappare una partita bloccata. Aumenta il dinamismo della mediana.
YOUNG 5 - Conte lo preferisce ancora una volta a Darmian sulla corsia di sinistra dove è chiamato al duello con Larsen, controllato bene nel taglio su intuizione di De Paul. Non affonda con convinzione e non riesce a creare pericolosità come si è visto in altre recite. DAL 70' PERISIC 5 - Il suo ingresso in campo è dato dalla necessità di aumentare i giri sull'out mancino, ma i suoi traversoni in area non trovano i giusti destinatari. Non si presenta con la giusta fame.
LAUTARO 5,5 - Prova a cancellare i tanti errori dell'ultimo periodo bucando Musso dopo pochi minuti: la bandierina del guardalinee però gli cancella la gioia personale. Si muove meglio del compagno di reparto, ma l'amico tra i pali bianconeri gli sbatte la porta in faccia con un miracolo. E il gol è ancora rinviato. DAL 70' SANCHEZ 6 - Torna nella sua prima casa italiana sognando il classico gol dell'ex. Riesce a dare più imprevidibilità all'attacco nerazzurro, innescando con intelligenza Hakimi nello spazio.
LUKAKU 5,5 - Passa gran parte della partita nell'ombra, muovendosi in silenzio tra le gambe dei centrali friulani e facendosi notare solo per il lavoro spalle alla porta e per qualche sponda. Bonifazi e De Maio lo tengono a bada e gli complicano l'appuntamento con il gol.
ALL. CONTE 5 - Si affida a chi gli dà più sicurezze, confermando in blocco l'undici che ha asfaltato la Juventus domenica scorsa e mettendo in secondo piano il derby di Coppa Italia in agenda martedì sera. Nel primi 45' studia l'avversario e lo aggredisce ad intermittenza, poi cerca di schiacciarlo e opta per il triplo cambio a 20' dalla fine. Non approfitta del ko del Milan, si becca il rosso nel recupero e non le manda a dire a Maresca.
UDINESE: Musso 7; Becao 5, Bonifazi 6,5 (dal 62' De Maio 6), Samir 5,5; Larsen 5,5 (dal 78' Nuytinck sv), De Paul 6, Arslan 5 (dal 33' Wallace 5,5), Pereyra 6, Zeegelaar 5 (dal 78' Molina sv); Deulofeu 5 (dal 62' Mandragora 6); Lasagna 5. All. Gotti 6.
ARBITRO: MARESCA 4,5 - Pronti via, sanziona giustamente il tocco di mano di De Paul nell'area di rigore nerazzurra e annulla per offside il vantaggio di Lautaro. Risparmia però colpevolmente il secondo giallo (di cui uno per evidente fallo tattico) ad Arslan per due volte nel giro di pochi giri di orologio: a mandarlo in anticipo sotto la doccia ci pensa Gotti. Decide poi di estrarlo nel finale verso la panchina nerazzurra.
ASSISTENTI: Imperiale 6,5 - Di Vuolo 6.
VAR: Aureliano 6.
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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