HANDANOVIC 6,5 - Primo tempo da spettatore, poi Sanabria decide che lo sloveno deve avere un voto per il Fantacalcio e lo costringe a due interventi non proprio semplici. Più facile la presa sul sinistro centrale di Criscito poco dopo. Non ci pensa minimamente a rinunciare all'ultimo clean sheet del 2019.

SKRINIAR 6,5 - Fino al secondo tempo il suo impegno si limita a far ripartire l'azione e dare appoggio ai compagni in fase di costruzione. Nel secondo tempo i blitz genoani nella metà campo nerazzurra lo costringono a sporcarsi le mani. Nessun problema.

DE VRIJ 6,5 - Ingaggia subito un duello fisico e ad alta quota con Pinamonti, che di cderto non si spaventa dell'olandese. Non sorprende tuttavia che sia quest'ultimo a spuntarla, dall'alto di uno stato di forma strepitoso che continua ad accompagnarlo. Bene in fase di appoggio e costruzione.

BASTONI 6,5 - Testa sempre alta, non si fa scrupoli quando c'è da partire palla al piede anche in bello stile, calamitando i consensi del Meazza. Attento in marcatura, quando cala di tensione rischia qualcosa e non a caso rimedia ingenuamente un'ammonizione. Nel complesso però gioca ormai da esperto. A 20 anni, non dimentichiamolo.

CANDREVA 7 - Tende ogni tanto a eccedere in egoismo, ma gli si può perdonare questo peccatuccio alla luce di una buona prova sulla sua corsia. Molti palloni giocati, tenta sempre l'uno contro uno e gestisce con saggezza palloni che vanno preservati invece che forzati. Chiude con delicatezza il triangolo con Lukaku che sblocca lo 0-0. Affidabile ed efficace. DAL 75' LAZARO 6 - Entra sul 4-0 e non è giusto gettargli alcuna croce addosso (è Natale), però quel retropassaggio a Handanovic è meglio non replicarlo in futuro.

VECINO 6 - Si muove tra le linee, cercando il dialogo con Candreva e allargandosi spesso. Arriva in ritardo su un cross invitante di Biraghi e prova sempre a inserirsi quando il pallone arriva a Lukaku. Non particolarmente brillante, fa comunque la sua parte al servizio dell'equilibrio tattico della sua squadra e molto lavoro sporco.

BORJA VALERO 6,5 - Smaltito l'affaticamento, torna a vestire i panni dell'uomo d'ordine davanti alla difesa, demandando alle mezzali compiti più sporchi. Non rinuncia tuttavia, nel contesto di una prestazione ordinata e mai sopra le righe in senso positivo, qualche sgroppata palla al piede o in pressing sui palleggiatori liguri. Per fortuna che c'è lo spagnolo...

GAGLIARDINI 7 - Ormai non fa neanche notizia il suo gol al Genoa, per la ripetitività dell'episodio. Fa notizia invece il suo recupero dopo circa un mese di assenza, fondamentale per dare credibilità al centrocampo nerazzurro. Gioca alto, recuperando molti palloni in anticipo sull'avversario e corre in entrambe le metà campo. In più, dopo averlo sfiorato di testa, sfrutta la sponda di Lukaku per timbrare il cartellino e si guadagna il rigore che realizza il sogno di Esposito. Bentornato. DAL 71' SENSI 6 - Bello rivederlo in campo, quanto basta per trascorrere con ottimismo queste festività. Il garbage time non gli permette di emergere, anche se ci prova due volte senza fortuna.

BIRAGHI 6,5 - Uno dei nerazzurri più criticati di questo periodo è invece tra i migliori in campo. Primo tempo deluxe, con un paio di cross ben indirizzati che i compagni avrebbero dovuto sfruttare meglio. Spende molte energie in pressing alto per recuperare subito il pallone ed è sempre una sharada per Ghiglione che non sa come stargli dietro. DAL 78' DIMARCO 6 - Può essere la sua ultima partita in nerazzurro, si toglie la soddisfazione della seconda presenza in questo campionato.

ESPOSITO 7 - Lascia nello spogliatoio l'emozione dell'esordio da titolare in Serie A, ma non è una sorpresa. Corre, lotta, detta il passaggio, pressa e cerca anche la giocata elegante mai fine a sé stessa. Qualche scelta è opinabile, ci sta in una serata così. Il rigore che lo fa entrare nella storia di questo campionato e dell'Inter è un inno alla freddezza: soddisfazione meritatissima.

LUKAKU 7,5 - Gli manca la brillantezza nello spunto come a Firenze, ma nessuno se ne accorge nel contesto di una prestazione sontuosa per efficacia. Un gol che distrugge l'equilibrio, un assist che indirizza la gara e una sassata sotto l'incrocio dei pali che scalda il pubblico del Meazza. A tratti devastante, tra una pausa e l'altra. L'assist più bello però lo serve a Esposito, rinunciando a tirare il rigore per concederlo a lui. Applausi.

ALL. CONTE 8 - La forza delle idee va oltre i problemi evidenti di formazione. Certo, con tante assenze incrociare questo Genoa è una mano tesa dal cielo, ma il piglio con cui i suoi affrontano l'impegno tradisce la carica che ha trasmesso in questa settimana, dopo la delusione di Firenze. Gara preparata benissimo, con un pressing alto contro una squadra che non rinuncia mai al palleggio dal basso, pur senza avere fini dicitori. Ottimizza al meglio il recupero di Gagliardini e concede spazio un po' a tutti.


GENOA: Radu 6,5, Biraschi 6, Romero 5, Criscito 6, Ghiglione 6, Jagiello 5 (dal 62' Rovella 6,5), Radovanovic 5,5, Cassata 5, Agudelo 5,5, Sanabria 6 (dal 75' Cleonise sv), Pinamonti 5 (dal 71' Favilli 5,5). All. Thiago Motta 5


ARBITRO: PAIRETTO 5,5 - Partita semplice, basta inserire il pilota automatico per portarla a termine senza errori. Eppure lui riesce, in barba al regolamento, a non sventolare il secondo giallo in faccia a Romero un minuto dopo il primo, per un fallo di mano che interrompe un'azione pericolosa. Sul 2-0 poteva essere un episodio chiave. Rigore sacrosanto e assegnato correttamente.
ASSISTENTI: Colarossi 6 - Gori 6

Sezione: Pagelle / Data: Sab 21 dicembre 2019 alle 19:55
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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