Dopo il salto dalla Primavera alla prima squadra, Andrea Stramaccioni tenta di entrare nella storia del calcio. Come? Semplice, cercando di diventare il più giovane allenatore del dopo guerra a vincere uno scudetto. Qualora ci dovesse riuscire, festeggerebbe il tricolore a 37 anni: uno in meno di Giovanni Trapattoni, che portò la Juve sul tetto d'Italia nella stagione 1976/77 a soli 38 anni. Stramaccioni ha anche la ghiotta possibilità di eguagliare l'impresa di Conte e Allegri (campioni d'Italia al primo tentativo sulla panchina di una big). Ci sono alcune similitudini che legano la sfida tra l'allenatore romano e i trionfi di Conte e Allegri: tutti e due infatti, hanno preso squadre reduci da stagioni piuttosto deludenti.

Al loro arrivo ci sono state campagne acquisti importanti (Ibrahimovic, Pirlo, Boateng, Vidal, Vucinic, Robinho, tanto per citarne alcuni). Stramaccioni fin'ora ha avuto Palacio e ha spinto per avere Handanovic e Silvestre. Per vincere allora, servirà una difesa più blindata di quella dell'anno scorso. Il Milan campione d'Italia 2010/11 aveva subito 24 gol, mentre la Juve quest'anno ne ha subiti solo 20. L'Inter di Stramaccioni ha incassato 17 reti in 9 gare, decisamente troppe per sognare in grande. Il tecnico nerazzurro ieri ha provato la linea a quattro, alternando le coppie di centrali e impiegando Silvestre come terzino destro. L'obiettivo del tecnico è quello di fare pressione quando la palla va sull'esterno e dare massima attenzione ai tagli avversari e alle diagonali.

Sezione: News / Data: Lun 09 luglio 2012 alle 09:55 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Mario Garau
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