Il tecnico campione d'Italia con gli Allievi nazionali della Sampdoria Paolo Beruatto dice la sua sulla situazione attuale del movimento calcistico giovanile in Italia a TMW.

Paolo Beruatto, da tecnico campione d'Italia con gli Allievi Nazionali della Sampdoria, come valuta il movimento giovanile italiano?
"Il problema nostro è che a livello internazionale come nazionali occupiamo il 15° posto, pensi come siamo messi. Da quando ci sono Sacchi e Viscidi qualcosa è cambiato. Qui alla Samp abbiamo uno staff di istruttori di prim'ordine, cerchiamo di migliorare la qualità dei ragazzi, visto che per parecchi anni siamo stati fermi e ora si lavora in una certa maniera. C'è stata la riforma del campionato Allievi, si è alzato il livello, si cerca di fare qualcosa per ritornare a un livello migliore perché dobbiamo tornare competitivi. Bisogna fare più selezione, puntare alla qualità e lavorare meglio nelle annate più piccole per alzare il livello medio".

Da ex difensore come si pone riguardo al problema dei giocatori che non sono più in grado di marcare?
"Si cerca di lavorare più sulla tattica individuale che in quella di reparto, perché stiamo diventando carenti e tutti stiamo lavorando in quella direzione per cercare di migliorare. È vero, i difensori sono più attratti dalla palla che dalla palla che dall'uomo. Prima eravamo i numeri uno per i difensori e ora facciamo fatica. Tutto il movimento ora cerca di progredire, anche se fare il calciatore devo dire che è più difficile che ai miei tempi, perché devi avere fisico, saper giocare, velocità di pensiero. E poi lavorare sulla testa dei ragazzi perché quelli che arrivano agli Allievi si vedono già mezzi arrivati".

Sezione: News / Data: Dom 30 settembre 2012 alle 06:30
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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