Presente alla conferenza stampa di presentazione del ritiro di Auronzo di Cadore, Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato anche dei piani futuri del club che, a un anno dal cambio in panchina tra Inzaghi e Sarri, vuole continuare sul solco già tracciato nell'estate scorsa: "L’aver cambiato una guida tecnica ha comportato una serie di modifiche anche negli interpreti, che quest’anno verranno ulteriormente avvicendate - le sue parole riportate da TMW -. Cercando di tenere lo scheletro centrale, ovvero quei giocatori molto attaccati alla maglia, lavoreremo alacremente per migliorare e raggiungere altri obiettivi. Le aspettative sono alte; dipende anche dall’aspetto ambientale: se la stampa e la comunicazione continua a ritrarci in una condizione di subordinazione rispetto ad altre realtà, è sbagliato. È avvilente sentire parlare alcune persone sulle radio della Lazio. Noi non veniamo apprezzati dalla comunicazione: quello che gli altri raggiungono diventa un demerito per noi, ma non è la stessa cosa al contrario, quando magari noi raggiungiamo degli obiettivi importanti. Noi non siamo secondi a nessuno. Ho preso la Lazio con più di 500 milioni di debiti, nello spogliatoio c’erano le panche di legno. Oggi se vedete il centro sportivo vi rendete conto di come ha lavorato la società, impegnando risorse che stanno sotto gli occhi di tutti. Ma questo passa in secondo piano. In questo paese si valutano solo i proclami, non i risultati. Noi non abbiamo atteggiamenti roboanti, noi parliamo con i fatti, che voi non traducete nella comunicazione: per voi manca sempre qualcosa. Nei confronti della Lazio non c’è mai una valutazione oggettiva, sono talmente disgustato da chi rappresenta la comunicazione biancoceleste

Sezione: News / Data: Ven 20 maggio 2022 alle 23:44
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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