"La spalla adesso sta benissimo, ringrazio pubblicamente il Dott.Castagna ma tutti i medici dell'Inter che mi hanno permesso di tornare in campo per questa stagione. I mesi dopo l'operazione sono stati duri, tutto è scomodo, poi inizia la fisioterapia e ti riprendi piano piano...". Parole firmate Luca Castellazzi, portiere dell'Inter, intervistatato da Inter Channel: "Guardi l'orizzonte senza sapere quando sarai pronto. Tutti ci abbiamo messo del nostro. Ho 38 anni, riesco a capire se è il caso di stare in campo o no". 

Il primo tuffo dopo l'infortunio te lo ricordi?
"Dopo il 25 aprile mi hanno detto che potevo buttarmi, e i primi giorni me li ricordo perché non sai cosa ti aspetta. Certo, non si corrono pericoli ma hai paura di sentire dolore, cosa che a me fino ad ora non è successo. Ed è così che prendi fiducia". 

Adesso c'è un nuovo allenatore e un nuovo staff. Come procede il lavoro?
"Le sensazioni sono positive, c'è tanto entusiasmo in noi ma anche nella gente. Stiamo entrando in sintonia con le idee del mister, c'è partecipazione, tutto è cambiato e bisogna adeguarsi alle idee nuove dell'allenatore. L'annata scorsa è stata difficile, significa che i tifosi sono sempre con noi". 

Dovete usare i piedi?
"No, il mister ci chiede di aiutare la fase difensiva, stare attenti ed uscire eventualmente a dare una mano ai difensori. Il portiere deve parare, ci alleniamo per parare. Mazzarri cura tanto le fasi di gioco, vuole che abbiamo sempre la palla perché possiamo creare fasi positive. Ma il portiere deve stare sempre attento, e lanciare il contropiede ad esempio può essere un motivo in più per cogliere impreparati gli avversari". 

Gli attaccanti come stanno?
"Belfodil e Icardi sono di prospettiva, ci stanno mettendo l'anima. Soprattutto Belfodil perché sta facendo sacrifici col Ramadan. E' anche affamato, ma sta dando l'anima. Milito e Palacio sono cecchini, inutile dirlo. Icardi alla Sampdoria ha fatto bene. Ci sono tanti attaccanti, speriamo facciano tanti gol". 

Sezione: News / Data: Lun 29 luglio 2013 alle 17:33
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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