Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, da un evento organizzato a Napoli contro il razzismo, ha parlato l'arbitro Gianpaolo Calvarese Queste le sue parole:

C'è intenzione, da parte della classe arbitrale, di fare un ulteriore passo avanti verso la lotta al razzismo?
"Le norme NOIF, nell'articolo 62, sono della Figc anche se noi abbiamo autonomia come AIA. Tutti andiamo verso la stessa direzione, vogliamo stigmatizzare certi atteggiamenti come la discriminazione territoriale e il razzismo. Io, come arbitro e padre di famiglia, voglio che questi episodi spariscano dal mondo del calcio".

S'è tanto discusso dell'espulsione di Koulibaly a Milano contro l'Inter, in seguito ai cori razzisti nei suoi riguardi e alla sua reazione. Lei, come arbitro, cosa avrebbe fatto?
"Non entro nello specifico perché non mi compete, posso dire che il calcio è un fenomeno sociale e dunque tutti gli attori chiamati in causa hanno delle responsabilità. La nostra - come classe arbitrale - è quella di poter lottare insieme per sconfiggere questo fenomeno, speriamo di eliminarlo completamente. Lo spero come arbitro, come padre di famiglia così come lo vogliono Figc e AIA".

Vi aspettate una mano ulteriore dalla Figc? Magari serve un passo in avanti anche a livello culturale.
"Esattamente, il salto di qualità si fa proprio così. Bisogna fare un passo avanti dal punto di vista culturale. Credo che il calcio sia bellissimo, il vecchio campanilismo era la cosa più bella. Non bisogna permettere, però, che sfoci in altro".

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Sezione: News / Data: Gio 06 giugno 2019 alle 02:30
Autore: Andrea Morabito
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