È il gran giorno di Nemanja Vidic. Oggi il serbo si presenta ufficialmente alla stampa come nuovo giocatore nerazzurro, primo rinforzo della campagna estiva 2014/2015. Direttamente da Appiano Gentile le sue prime parole da interista raccote dall'iniviato di FcInterNews.it

14.50 - Manca poco, tra soli 10 minuti inizierà la conferenza di Nemanja Vidic. Ancora breve l'attesa per le sue prime parole da nerazzurro. 

15.00 - Vidic entra in sala stampa e si sottopone alle foto di rito, posando con la maglia nerazzurra. Al suo fianco il dt Piero Ausilio e Marco Fassone.

Parla per primo il dg Marco Fassone: "E' un piacere iniziare al stagione presentando Nemanja e do anche a lui il benvenuto. Con la certezza che interpreterà questa parte della carriera nel migliore dei modi. A Natale io e Piero abbiamo valutato l'idea di portarlo qui ed eravamo entusiasti. Penso che la cosa migliore sia lasciar parlare lui ora.."

15.05 - Parla Vidic.

Perchè hai scelto questo progetto?
"L'Inter è un grande club, con storia e tradizione, che ha vinto la Champions e trofei interni. Hanno un nuovo progetto con un nuovo proprietario a cui ho aderito e mi è piaciuto subito. Sono molto contento".

Hai parlato con Mazzarri e Stankovic?
"Ho parlato con Stankovic prima di venire qui, non è stato l'unico serbo che ha vestito questa maglia. Vorrei continuare questa tradizione. Altri serbi hanno fatto bene in Italia, non solo all'Inter". 

Come vede il calcio italiano dall'Inghilterra?
"Potevo già vanire in Italia anni fa, ora ho avuto l'occasione. C'è chi dice possa essere un passo indietro, ma io credo che il vostro calcio si adatti al meglio mio modo di giocare. L'Inter è un grande club europeo, è vero che adesso non sta raggiungendo i risultati che si vorrebbero. Ma questo progetto per me è un passo avanti, condivido l'idea verso il futuro. Era il momento per questo cambiamento di vita. Il calcio inglese è diverso, ma io ritengo che la Serie A abbia sempre un gioco di alto livello". 

Come ti ha convinto il presidente Thohir?
"Non ho parlato direttamente con lui, ma con Piero Ausilio e Marco (Fassone ndr), che mi hanno illustrato i progetti del club. Io ho subito pensato che questa fosse un'idea interessante. Mi è stato detto che il presidente non vuole un progetto a 6 mesi, ma di un arco temporale di due anni. Lui vuole l'Inter in ancora in alto come club. Io condivido questo progetto. Io voglio puntualizzare che nei precedenti trasferimenti sono sempre stato davanti a nuovi progetti. Anche allo United inizialmente non ho vinto. Sono stati tutti progetti importanti a lungo termine. Io penso che si possa fare bene, come nei precedenti progetti".

Saresti pronto a essere capitano?
"C'è da dire che devo prima conquistarmi il posto sul campo, non dipende da me. Io mi preparerò al meglio in allenamento. Lo ho fatto 9 anni allo United, ma indipendentemente del discorso del capitano. Non cambia comunque il mio modo di applicarmi sul campo". 

L'anno scorso l'Inter è arrivata lontana dalle prime. L'obiettivo questa stagione?
"L'idea è quella di migliorare sul campo, come giocatori. E' la mentalità che mi è stata prospettata. La condivido. Le aspettative sono importanti sempre a inizio stagione in un club come questo, vogliamo migliorare sul campo ed essere orgogliosi al termine della stagione". 

Come ti vedi nella difesa a tre e conosci qualche tuo nuovo compagno?
"Io ho visto delle partite dell'Inter l'anno scorso e ho visto i miei futuri compagni all'opera. E' un modulo con cui non ho mai giocato. Il mio modo di difendere non cambia. Io voglio adattarmi alle scelte, che sia difesa a tre o a quattro". 

E' vero che il Milan ti voleva e hai parlato dell'Inter con Hernandez?
"Il Milan non era tra le opzioni, c'erano altri club in Europa quando mi ha cercato l'Inter. Chicharito non mi ha chiesto nulla". 

Avrai ancora il 15? Ora dopo l'era degli argentini inizia quella degli slavi? Potrebbe continuare con Jovetic...
"Il numero 15 spero di tenerlo, ma non ne ho ancora parlato. Qualsiasi sarà il numero andrà bene. Io non credo che la nazinalità importi. Jovetic non lo conosco bene, non parlo di lui. Il fatto che ci siano dei giocatori dell'ex Jugoslavia favoriranno il mio adattamento".

Meglio avere grandi individualità in difesa o conta il sistema difensivo?
"Io credo che sia importante il sistema di gioco con cui si gioca in difesa. Le mie performances sono sempre dipese dai compagni. Il gruppo migliora i singoli. Tutti i club devono ragionare in questo modo per raggiungere obiettivi importanti". 

Che rapporto c'è con lo United e parchè hai lasciato?
"Ho già risposto, sono stato lì 9 anni vincendo tutto come trofei di club e individuali. Questa nuova esperienza è una nuova sfida per me. Ho grandi motivazioni. Ho provato quello che valgo in Inghilterra e voglio farlo in Italia. E' anche un nuovo paese, bello dove stare e vivere. E' vicino a casa. Posso anche imparare una nuova lingua".

Qual è la prossima tappa per il futuro?
"Non si sa quello che succederà in futuro. Sono venuto qui per stare tre anni. Voglio prepararmi al meglio adesso per l'inizio del campionato e perchè tutti siano felici. Per il futuro non so...".

All'Inter ci sono stati grandi difensori, se avessi la possibilità di giocare con uno di loro chi sarebbe? Ora ci sono Ranocchia, Juan e Rolando...
"E' vero che nel passato ci sono stati difensori importanti, con cui si sono vinti trofei. Ma il merito non è solo loro, ma di tutti. Io voglio far parte della nuova difesa e avere delle performances di altro livello. Lucio, Samuel, Materazzi, Chivu, Zanetti e altri hanno fatto la storia dell'Inter. Quelli di quest'anno? Ho visto delle gare la scorsa stagione e li ho osservati. Ci sono anche importanti giovani che possono migliorare negli anni. Non vedo l'ora di far parte di questa difesa e di guadagnarmi il posto in campo". 

Quando ha firmato pensava di giocare in un club senza Champions?
"Anche se fossi stato allo United non la avrei giocata. E' stata una scelta di cui non mi pento. Giocheremo l'Europa League, avremo 30 giocatori di livello che potranno giocare queste competizioni. Ognuno potrà provare le se capacità con tre competizioni e non credo possa essere un problema per noi". 

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 04 luglio 2014 alle 15:36 / Fonte: dall'inviato Francesco Fontana
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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