Da leader a capitano, dal Palermo al Cagliari. Come nella conferenza pre-match contro i rosanero, non c'è il tecnico Mazzarri nella sala del centro sportivo Angelo Moratti per analizzare la gara di campionato. L'Inter, infatti, affida le parole della vigilia a un altro difensore: dopo Vidic, tocca ad Andrea Ranocchia rispondere alle domande dei giornalisti. Di seguito, per i lettori di FcInterNews, le parole del numero 23 di Assisi riprese dall'inviato dal quartier generale nerazzurro di Appiano Gentile.
Andrea, quali sono i punti di forza del Cagliari di Zeman?
"Una partita difficile, come tutte. Il campionato è molto equilibrato, poi le squadre di Zeman ci mettono un po' a entrare in forma. Ma noi stiamo bene e lo stiamo dimostrando. Adesso dobbiamo solo continuare così, anche se domani sarà dura perché davanti hanno molta qualità".
Quanto è importante Medel per voi difensori a livello di 'protezione'?
"Dal mio punto di vista la fase difensiva parte dall'attacco e non comprende un singolo reparto. Quindi credo che se tutti corrono dando una mano per l'intera durata della gara sarà più semplice. Che in protezione ci siano Medel o M'Vila non la cosa più importante, tutti sono fondamentali. Se la squadra non prende gol il merito è totale".
E' risolto il problema riguardante San Siro rispetto allo scorso anno? Ricordiamo una certa difficoltà nell'ottenere risultati in casa...
"Non è mai stato un problema per noi, perché il Meazza è casa nostra".
Mazzarri ti ha dato la multa dopo aver citato la parola scudetto?
"(Ride, ndr). Adesso pensiamo alle prossime gare, noi lavoriamo ogni giorno per ottenere il massimo dei risultati e per vincere. Nessuno di noi lavora per un obiettivo che non siano i tre punti. Questo è il nostro motto che dovrà sempre accompagnarci".
Dopo Vidic stai parlando tu. C'è il rischio di un errore come quello del serbo? Potresti riposare?
"Non credo nella scaramanzia, ma credo che il mister qualcosa possa cambiare. Non posso ancora sapere quali saranno le sue decisioni, ma tutti sono pronti per scendere in campo".
Cosa pensi del momento di Hernanes?
"Non c'è nessun intoccabile e molto dipende dalla forma fisica. Il Profeta ha chiuso la partita contro l'Atalanta e ci ha reso tranquilli. Ma il bello di avere una squadra competitiva è che tutti possono ambire alla maglia da titolare. Non ci deve essere nessun problema quando le cose non vanno bene. Dobbiamo entrare nella mentalità che tutti sono importanti".
Cosa farà la differenza nella lotta per lo scudetto?
"Possiamo giocarcela con tutti. La differenza la farà la continuità, ma la prestazione sarà fondamentale per questo. Siamo solo all'inizio, sono passate solo 4 giornate, quindi non si può ancora stilare una classifica delle favorite. Normale che la Juventus parta da posizione avanzata, ma noi abbiamo fame".
Cosa manca ancora?
"Ci sono tanti ragazzi nuovi che devono capire bene ancora i meccanismi. Siamo partiti bene, ma la strada è lunghissima".
Cosa temi di Zeman?
"Attaccano in tanti, non è facile tenere il loro ritmo. Ieri abbiamo svolto un lavoro di scarico, oggi prepareremo la gara al meglio".
La stima di Conte ha inciso nell'avere ancor più fiducia?
"La Nazionale è una conseguenza di quanto faccio con l'Inter, perché Conte premia solo chi merita".
In cosa è cambiato Mazzarri rispetto all'anno scorso?
"Lo scorso anno è stato particolare, si parlava molto dell'aspetto societario e anche il mister ha avuto bisogno di un anno per immedesimarsi. Quest'anno sta lavorando per farci capire tutto al meglio, come ad esempio nella fase difensiva. E il solo gol preso lo testimonia, Mazzarri è carico".
Cercate molto il possesso palla. Confermi?
"Abbiamo tanti giocatori di qualità e in ogni partita abbiamo sempre creato tante occasioni da gol, reti annullate comprese. Forse solo a Torino abbiamo fatto fatica, ma era l'esordio".
Tra gli attaccanti nerazzurri, quali sarebbero i più difficili da marcare?
"Tutti direi. Ma l'intera squadra è molto equilibrata, sia per qualità che per quantità. Fortunatamente giocano con me".
Quanto ha inciso Mazzarri nella crescita dei giovani?
"Tantissimo, il mister offre spazio a tutti in una squadra in cui c'è il giusto mix".
Il periodo difficile quanto ha inciso nella tua crescita?
"Tanto, perché i momenti duri ti fanno crescere e oggi, dopo 4 anni, dico che mi sento pronto per arrivare a vincere qualcosa di importante. Ora voglio alzare i trofei con questa maglia".
Quanto manca al rinnovo?
"Direi pochissimo, circa dieci giorni. Dopo aver sistemato gli ultimi dettagli sui diritti di immagine sarà tutto a posto".
FcIN - Ipoteticamente, dopo il rinnovo, saresti disposto a firmare un contratto a vita con l'Inter?
"Assolutamente sì. Dopo il rinnovo, ormai imminente, sarò pronto a firmare un contratto dopo l'altro per chiudere la mia carriera all'Inter. È quello che ho sempre voluto".
FcIN - Il Napoli, in questo inizio di campionato, sta riscontrando non poche difficoltà. Siete convinti di poter lottare con convinzione con gli uomini di Benitez nella lotta per il terzo posto?
"Non firmo per il terzo posto, ma solo per vincere contro tutti e per fare il massimo. Però credo sia prematuro dire che il Napoli sia in difficoltà, e la mia storia lo conferma. Cambia tutto velocemente nel calcio".
Quanta sicurezza ti ha dato la fascia rispetto a prima?
“Non posso negarlo, mi ha responsabilizzato tanto. E' tanti anni che sono qui e la fascia non mi pesa, anzi, mi crea orgoglio. Faccio il capitano da poco, mi sto adattando e devo pensare anche alle difficoltà generali, non solo alle mie. Dopo 4 anni passati con la maglia nerazzurra e dopo aver vissuto praticamente tutto nel mondo del calcio, dico che sono pronto per ricoprire questo ruolo. Posso migliorare ulteriormente da qui a fine carriera".
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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