Avrete sentito parlare, in questi giorni, di Fair Play finanziario, al quale l'Inter si sta attenendo fermamente. Ebbene, nel pomeriggio l'Uefa ha pubblicato il nuovo Regolamento sulle Licenze per Club e sul Fair Play Finanziario, in cui vengono esplicati i requisiti e i criteri necessari per l’implementazione e il funzionamento delle misure legate al Fair Play finanziario Uefa, strumento volto a garantire la stabilità del calcio negli anni a venire. Ecco quanto si legge, come anteprima del testo, sul sito Uefa: "Le misure entreranno in vigore gradualmente nel corso dei prossimi tre anni e il provvedimento centrale, quello sul ‘pareggio di bilancio’, diverrà pienamente operativo per le dichiarazioni finanziare legate al periodo che finirà nel 2012 e che verranno valutate durante la stagione di competizioni per club Uefa 2013/14. Da quella stagione in avanti, i club che non soddisferanno i requisiti necessari, sulla base dei bilanci delle due annate precedenti, potranno essere sanzionati". Una norma quindi molto importante, alla quale porre moltissima attenzione come la società nerazzurra sta facendo in questa campagna acquisti, ma anche nella passata con la chiusura del bilancio in attivo grazie alla straordinaria operazione della cessione di Zlatan Ibrahimovic.

Ma passiamo alla spiegazione. 'Fair Play finanziario', sì, ma di cosa si tratta realmente? "Il pareggio di bilancio prevede che un club non possa spendere più denaro di quanto ne guadagna - spiega la norma Uefa - Le società verranno inoltre valutate attraverso una sorta di coefficiente di rischio, che terrà in considerazione il debito accumulato e il monte ingaggi, e dovranno dimostrare di rispettare le scadenze di pagamento di qualsivoglia natura. Il regolamento e i criteri in esso presenti sono stati ideati per stimolare la pianificazione a lungo termine in ambiti quali la gestione dei settori giovanili e il mantenimento/miglioramento delle infrastrutture sportive". Prima di spiegare il tutto, è necessario citare la precisazione del presidente Uefa Michel Platini, che sottolinea come l'intento della commissione Uefa non sia quello di punire i club, bensì di "proteggerli, così che il calcio stesso potrà riappropriarsi nella nuova era del senso comune in fatto di questioni economiche".

Quindi, non sarà possibile vedere un mercato da Paperon de' Paperoni come quello messo in atto un'estate fa da Florentino Perez (vi siete chiesti perchè abbia il freno a mano leggermente tirato, quest'anno?) ma soprattutto non si potrà spendere più di quanto si guadagna. Questo requisito è importante per comprendere la ventilata ipotesi di cessione di Maicon che l'Inter sta prendendo in consideraizone: il giocatore andrebbe ceduto perché può fruttare tanti soldi, sui 30 milioni, quando ha ormai 29 anni, e così da poter sommare un'ottima cifra insieme alle cessioni dei vari Quaresma, Burdisso e tutti gli altri appuntati da Marco Branca (sgravando il bilancio anche dei loro 'costosi' stipendi, aspetto da non sottovalutare). In questo modo, si potrà programmare anche un mercato in entrata all'altezza: diventano realizzabili così obiettivi come Javier Mascherano, un terzino e forse anche un esterno, e ci si potrà soprattutto adeguare già da ora a delle norme che potranno portare conseguenze catastrofiche a società poco attente (e al momento ce ne sono tante). Ma anche in questo, l'Inter si mostra all'avanguardia e già pronta alla drastica rivoluzione promessa da Platini e prontamente attuata.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 24 giugno 2010 alle 19:02 / Fonte: FcInterNews.it - Uefa.com
Autore: Fabrizio Romano
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