"Voglio dimostrare all'Inter che hanno commesso un errore. Sto giocando abbastanza bene e anche i risultati del Cagliari sono buoni. È una grande vittoria per me, anche se non voglio esultare troppo in fretta". Radja Nainggolan si confessa ai microfoni di Eleven Sports tra l'addio all'Inter, quello alla Nazionale belga e la situazione familiare. "Sul Belgio ho fatto una scelta e ci ho pensato a lungo. Che arrivi o meno un altro ct non ha più importanza - afferma il 'Ninja' - Prima degli ultimi Mondiali Martinez mi ha detto che non poteva darmi il ruolo che avevo alla Roma. Ho giocato le semifinali della Champions League quella stagione. Per me è finita lì. Dopo non l'ho mai più sentito".

Tante le polemiche, nel passato, per la vita da atleta (o meno) di Nainggolan. "Non appena ti attaccano un'etichetta sulla fronte, non ti si stacca più - dice ancora il calciatore del Cagliari - Ho letto che Sven Nys non riusciva a credere che stavo fumando, ma come può un ciclocrosser dire qualcosa su un calciatore? Loro stanno seduti in bici per 7 ore, io devo correre per un'ora e mezza. Non è assolutamente paragonabile. Ci sono così tanti calciatori che fumano. Quando uscivamo con la squadra nazionale, ero spesso con 6 o 7 giocatori. Ma l'unico che avevano visto ero io". Nainggolan racconta però di essersi "un po 'calmato, perché ora devo assumermi più responsabilità nei confronti dei miei figli. Sto cercando di essere un po' più con loro ora che mia moglie sta combattendo il cancro. Fortunatamente tutto sta andando bene per lei".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 28 novembre 2019 alle 10:35
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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