E' onesto nella sua analisi Leonardo a fine partita, riconosce le difficoltà della squadra e l'evidente stanchezza fisica: "La sconfitta è arrivata in un momento in cui sognavamo una rimonta impossibile, ma più che sogno che ci poteva anche stare, nel primo tempo ho visto uno Schalke in difficoltà ma noi non siamo stati incisivi, non siamo riusciti a far male, non abbiamo affondato il colpo e la partita si è assestata su un ritmo basso. Abbiamo fatto fatica e la condizione generale non ci ha permesso di intravedere neanche la possibile rimonta. Hanno influito tante cose, non so se è colpa della rimonta in campionato, ogni squadra può incontrare momenti difficili, chi trova tutto liscio ha più possibilità di arrivare in fondo, è stata una stagione travagliata e non è ancora finita. Abbiamo ancora lo scudetto e la Coppa Italia, dobbiamo ritrovarci e riprendere la marcia ma è anche vero che abbiamo avuto tanti infortuni e tanti impegni ravvicinati. I giocatori hanno dato tanto e qualcosa alla fine è mancato. I cambi? Pensavo che con una squadra più compatta che non si allungasse alla ricerca del gol tenesse maggiormente l'equilibrio, siamo anche partiti bene, ho tolto Stankovic perché mi serviva un attaccante in più perché Zanetti e Motta potevano coprire meglio sulla avanzate degli avanti.

Non credo che il problema sia mentale o fisico soltanto, se non riesci a esprimerti al meglio cominci anche a crederci meno, una cosa condiziona l'altra, ma sicuramente il risultato dell'andata è pesato. Non è mai arrivato l'episodio che facesse esplodere la rimonta e non arrivando diventava sempre più difficile crederci. Lo Schalke è una squadra ben organizzata ma sicuramente la partita dell'andata ha determinato tutto, un risultato atipico che ha deciso la qualificazione a prescindere della superiorità dello Schalke o dell'Inter".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 13 aprile 2011 alle 23:00
Autore: Domenico Fabbricini
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