"L'Inter pensa alla Lazio come Superman alla criptonite e Dracula all’aglio". Così la Gazzetta dello Sport apre la vigilia di Inter-Lazio, qualche mese dopo dall'ultimo uno contro uno tra le due squadre, finito con un doloroso e 'inutile' (per entrambe) pareggio. Mentre i nerazzurri di Simone Inzaghi si facevano fermare dall'ex compagine dell'(ormai) ex allenatore, l'amico Cristian Chivu tendeva una mano grossa così alla sua Beneamata pareggiando col Napoli. Pari che l'Inter non è però riuscita a sfruttare, regalando di fatto il titolo ad Antonio da Lecce.

Dalla Lazio alla Lazio e domani la nuova Inter, quella passata da Inzaghi a Chivu, ritroverà una compagine che gli ha già tolto più di un semplice qualcosina. Ma a proposito di nuova Inter, i vicecampioni d'Italia sono reduci dai due successi, ma apparsi come dei rallentamenti sul percorso di marcia, contro Verona e Kairat Almaty, "allegra debuttante kazaka che giocava pure con quattro ore di fuso orario sullo stomaco che, per lunghi tratti della partita, è sembrato che fosse l’Inter intontita dal jet-lag e non l’avversario". Un arrembaggio, quello lasciato esprimere ai kazaki, che non è piaciuto al tecnico romeno, che "si è arrabbiato con il gruppo, pur prendendosi pubblicamente la responsabilità del modesto spettacolo espresso".

Contro i biancocelesti dunque "l'Inter deve confermare che i risultati degli ultimi due mesi, abbelliti dalla classifica immacolata in Champions League, sono stati determinati da un percorso di crescita lineare" si legge ancora sulla Rosea che indica la via ai nerazzurri: "Infilare l'undicesima vittoria nelle ultime 12 partite, con la dolorosa eccezione di Napoli, significherebbe godersi la pausa di novembre e pianificare con l’animo leggero le successive sfide". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 08 novembre 2025 alle 08:15
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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