"Non era abituato a guardare i compagni dalla panchina" Francesco Acerbi, seduto in panchina dalla gara del Maradona. E dopo la lunga sofferenza da scalpitante felino in gabbia, contro la Lazio, "da ex di turno, il Leone nerazzurro, come amano chiamarlo ad Appiano Gentile, si aspetta di tornare a ruggire in campo dal primo minuto". A proposito del suo futuro nei giorni scorsi si è parlato di addio all'orizzonte, ma il difensore "è fortemente convinto di poter essere ancora prezioso per l’Inter" si legge nell'analisi quotidiana del Corriere dello Sport che concentra la sua attenzione sul 38enne.

Al netto della brutta prova di Napoli, il rendimento generale di Ace dà ragione al difensore lombardo che nel nuovo gioco nerazzurro, col baricentro tanto alto, fatica. E allora, si legge sul Corsport, "toccherà all’allenatore trovare il modo per salvaguardare l’equilibrio in campo e permettere agli interpreti del suo 3-5-2 di esprimersi al meglio. L’intenzione è e sarà sempre quella di aggredire gli avversari in avanti, ma la soluzione potrebbe essere proprio quella prospettata da Chivu in tempi non sospetti: adattare l’atteggiamento collettivo in base alle caratteristiche di chi i nerazzurri si ritroveranno di fronte". Potenzialmente l'unica via "per non disperdere un patrimonio tecnico importante", almeno fino a fine stagione. Di certo non avrà la rapidità di un centometrista, ma non esiste oggi nel campionato di Serie A un difensore che garantisca una marcatura sull’uomo efficace quanto la sua".

Sezione: Focus / Data: Sab 08 novembre 2025 alle 09:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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