I dettagli che cominciano a chiarirsi, le indiscrezioni a prendere volume. Samuel Eto'o rivuole (rivorrebbe) l'Inter. L'attaccante camerunese ormai ha scelto di dire addio all'Anzhi e il presidente Kerimov non ha alcuna intenzione di trattenerlo. Anzi, in queste condizioni, per il club russo è auspicabile che l'ex Barcellona parta verso altri lidi. E l'incontro avuto tra i due è servito a chiarire proprio questo punto: c'è la garanzia della salvaguardia del contratto, ma un addio immediato sarebbe un bene per tutti, sia per l'Anzhi che per la punta.

E allora l'entourage di Eto'o, con a capo l'agente Claudio Vigorelli, si è messo subito in moto per trovare una soluzione adeguata. Ma la missione londinese non ha portato i frutti sperati: il Chelsea ha altri obiettivi, come vi raccontiamo da tempo. José Mourinho, solo pochi giorni fa, ha ribadito come faranno di tutto per portare a Stamford Bridge Wayne Rooney e, possiamo giurarci, alla fine ci riusciranno. Visto che in organico ci sono già Torres, Ba e Lukaku e che Mou gioca solo con una punta, appare difficile intravedere un futuro Blues per il camerunese.

Le altre mete prospettate non allettano Eto'o, anche perché lui vuole fortemente l'Inter e ancora più fortemente vuole riabbracciare la famiglia, che è rimasta a Milano anche quando lui si è trasferito in Russia. Un dettaglio importantissimo, che forse in troppi sottovalutano. “A Milano ha lasciato il cuore e la famiglia. E la voglia di riabbracciare la moglie e i figli potrebbe essere più forte di qualsiasi offerta irrinunciabile, di qualunque telefonata dall’Inghilterra. Anche se a chiamare è un tecnico indimenticato come Mourinho”, si legge sulla Gazzetta dello Sport.

Resta il nodo ingaggio, ma se Eto'o decidesse davvero per il ritorno all'Inter, conseguentemente dovrà accettare il tetto imposto da Moratti che non supera i 4,5 milioni a stagione. Un 'sacrificio' che, forse, varrebbe la pena affrontare. E tutto comincia a chiarirsi. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 14 agosto 2013 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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