Dinamo Kiev-Inter, per chi non lo sapesse, potrebbe dare una svolta in un senso o nell'altro al Girone F di Champions League, condannando la squadra sconfitta alla rinuncia agli ottavi del torneo. Eppure intorno a questo match non si è creato il clima sereno di cui le due squadre avrebbero bisogno. Nulla a che fare con i problemi di formazione (centrocampo in difficoltà) del team di Mourinho, il problema è assai più complesso e riguarda persino l'allarme influenza A, al cui contagio i giocatori potrebbero essere esposti considerando lo stato di allerta a Kiev, dove i casi sono aumentati soprattutto negli ultimi giorni. Mourinho ha chiesto chiarezza, sabato scorso voleva semplicemente sapere se si sarebbe giocato o meno. L'Uefa ha stabilito che il match potrà svolgersi regolarmente, mentre il sindaco di Kiev, consapevole della gravità della situazione, ha chiesto quanto meno che la partita si giochi a porte chiuse, onde non esporre le squadre al rischio di contagio, favorito dalla notevole affluenza di pubblico. Insomma, una situazione problematica, che coinvolge vari aspetti: calcistico, istituzionale, medico e sociale, e che mina seriamente la serenità delle due squadre. Rinviare un incontro così importante non è possibile a causa dei calendari troppo fitti di impegni, l'eventualità di giocare altrove non è stata presa in considerazione, intanto a poche ore dal fiscio iniziale (mercoledì alle 20.45) non è dato sapere se tutto si potrà svolgere regolarmente e se i calciatori saranno davvero esposti al pericolo di contagio dell'influenza cosiddetta suina.

Nel dubbio, Mourinho si porterà dietro 25 giocatori, non si sa mai che qualcuno si possa ritrovare con qualche linea di febbre di troppo. Ma al di là delle mosse cautelative, è avidente che gli organi istituzionali del calcio europeo hanno affrontato la questione con un po' troppa leggerezza, ignorando persino i segnali negativi provenienti dall'Ucraina. E' la contraddizione del calcio, che vive di interessi economici troppo elevati per inchinarsi di fronte a questioni di altra natura. Peccato che, in questo caso, a finire nella turbina sia stata l'Inter, proprio in occasione di un match così importante.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 03 novembre 2009 alle 03:43
Autore: Fabio Costantino
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