Terza squalifica extra-campo ed è record. Nessuna società è stata punita come o più dell'Inter per atteggiamenti ritenuti da censura dopo i 90 minuti. Dopo Cassano e Guarin, è la volta di Ranocchia. Di fatto, stoppati da Tosel i migliori per ruolo dell'ultima fetta di campionato interista. Un caso? Forse. Intanto ci sono i fatti. E quelli raccontano di un accanimento verso i colori nerazzurri. Una ferrea volontà di applicare il regolamento alla lettera che non si riscontra in altre partite, sebbene tutte facciano parte dello stesso torneo.

"Tralasciando il concetto di persecuzione, come minimo salta all’occhio una difformità di giudizio rispetto a molti precedenti visto che da sempre tornando negli spogliatoi c’è del nervosismo e non ci si scambia certo ricette culinarie o consigli su dove andare in vacanza", spiega la Gazzetta dello Sport. Ed è lo stesso quotidiano che pone l'attenzione su un dettaglio non da poco. A quanto pare, infatti, la ricostruzione dei fatti nel post Inter-Genoa sarebbe difforme da quella riporta nel referto dal quarto uomo. "Il difensore - pare arrabbiato per le ripetute perdite di tempo dei genoani che avevano portato a un recupero di appena 4’ di cui 2’ per le quattro sostituzioni - dalle ricostruzioni avrebbe detto «E’ una vergogna» (e non «Vergognatevi!», come scritto nel referto, ndr). Quindi il riferimento alla terna arbitrale sarebbe tutto da dimostrare. E si tratterebbe della stessa espressione a causa della quale dopo il match col Cagliari fu prima squalificato e poi perdonato Stramaccioni. La frase in questione tra l’altro è stata captata dal quarto uomo Michele Giordano, della sezione di Caltanisetta".

Si spiega così la rabbia interista. Eppure probabilmente non ci sarà ricorso. I termini per impugnare il provvedimento scadranno lunedì, ma resta impossibile che la frase venga tolta dal referto e, anzi, si rischierebbe un ulteriore turno di stop per Ranocchia.

Sezione: FOCUS / Data: Sab 29 dicembre 2012 alle 10:09 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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