Antonio Conte, allenatore dell'Inter, abbandona San Siro poco dopo la fine della partita con il Cagliari. È quindi il suo vice Cristian Stellini a presentarsi ai microfoni di Dazn: "Non ho avuto modo di parlare col mister perché già a fine primo tempo aveva avuto qualche problema, così come Skriniar che era influenzato. Il mister si è separato da noi perché non stava benissimo. Partirei però dal finale di gara, nel quale c'è bisogno di mantenere la lucidità su quello che accade in campo. Le partite finiscono al 96’ e serve lucidità per giocarci le nostre chance fino all’ultimo secondo". 

Avete fatto capire questo a Lautaro?
"C’è tempo per parlare a mente fredda e verrà fatto, ma non parlo solo di lui. Parlo della gestione di gara anche da parte dell’arbitro, che mi è apparsa nervosa e nevrotica con l’andare avanti della partita: le tensioni e le aspettative si alzano per le squadre, anche lui deve mantenere lucidità in campo".

Pareggi con le squadre messe a specchio. Soffrite di più con questo sistema di gioco?
"Può essere successo in passato o quando le squadre ti sorprendono, ma oggi non è stato così e potevamo chiudere la partita in più occasioni. Se vogliamo trovare un motivo per cui non abbiamo vinto lo cercherei lì: dobbiamo chiudere le partite quando vanno chiuse. Quando le squadre si difendono con più uomini si fa fatica a trovare il modo di fare male: noi l’abbiamo trovato ma non abbiamo concluso bene ed è lì che dobbiamo essere lucidi e capire che un episodio può cambiare la gara". 

Cagliari con il 60% di possesso palla nel secondo tempo. Il vostro calo nelle riprese è dovuto ad una questione fisica o mentale?
"È una cosa su cui stiamo facendo delle analisi e su cui dobbiamo lavorare, ma ora siamo corti e non è semplice lavorare sulla brillantezza quando hai pochi uomini. Ma sicuramente dobbiamo tenere le partire in pugno, ed è più facile farlo sul 2-0 che sull’1-0". 

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Sezione: Focus / Data: Dom 26 gennaio 2020 alle 17:37
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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