"Il primo pallone me l’ha regalato mio padre quando avevo quattro anni. Da quel momento il calcio non è mai uscito dalla mia vita. Da bambino giocavo più avanti e mi piaceva fare più gol possibili per cercare di imitarlo. Nella mia carriera ho sempre giocato al massimo, dal fischio iniziale alla fine della partita". A raccontarlo è Henrikh Mkhitaryan, protagonista dell'intervista principale del Matchday Programme di Inter-Slavia Praga. Questi alcuni passaggi di rilievo delle parole del centrocampista armeno:

Se potessi “rubare” una qualità a un tuo compagno cosa prenderesti e a chi?
"La tecnica di Marcus Thuram: è molto forte e nell’uno contro uno ha una potenza incredibile".

Cos’è oggi l’Inter per te? Quali sono le tre Leggende nerazzurre che metteresti nel tuo podio personale?
"Questa è la mia quarta stagione qui, l’Inter oggi è la mia vita, la mia seconda casa. Le mie tre Leggende? Ronaldo, Zanetti e Djorkaeff".

Hai mai avuto un piano B?
"Si, avrei potuto fare l’avvocato o lavorare nel campo dell’economia ma il calcio è arrivato presto nella mia vita ed è stato da subito un sogno che ho seguito con forza".

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Sezione: Copertina / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 11:45
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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