"L’Inter è tornata ed è diversa" si legge sulla Gazzetta dello Sport odierna, nell'analisi al match fi ieri contro la Cremonese, gara durante la quale "il 'chivuismo' ha prevalso sull’“inzaghismo”. L’Inter si è lasciata alle spalle gli arzigogoli ed è andata dritta al punto fin dai primi minuti" ed è così che produce altri quattro gol che fanno legna nel bottino totale stagionale che ieri è salito a 17 in 6 giornate, regalando a Chivu una media di quasi 3 gol a partita e il momentaneo miglior attacco del campionato. Contro la Cremonese, la copertina se l’è presa Ange-Yoann Bonny autore di un gol, tre assist e "una presenza scenica notevole".

Nel primo tempo, i principi della nuova Inter si sono palesati con trasparenza: "(Ri)aggressione e verticalità, l’opposto del palleggio, spesso all’indietro o in orizzontale, dell’era precedente" e lo ha fatto attraverso il coraggio di smontare determinati dogmi. "L’1-0 è stato il manifesto del futuro che Chivu ha in mente. Barella ha rubato il pallone a un titubante Sanabria e con prontezza lo ha servito a Bonny sulla fascia sinistra" che serve Lautaro in arrivo in corsa che "spacca" lo 0-0. E proprio sul gol del vantaggio, la Rosea riflette attraverso un quesito: "Con Calhanoglu regista (sostituito proprio dal visionario sardo) l’Inter avrebbe segnato lo stesso questo gol? Forse no".

La questione è filosofica: Calhanoglu è il regista designato perfetto, ma in Gazza non sono così sicuri che sia così: il pensiero è "che Barella sia un playmaker più adatto all’idea del tecnico romeno", grazie a dinamicità e agilità che fanno di lui un regista più immediato. "Ha meno qualità di piede, ma Chivu chiede velocità di pensiero e di smistamento, e sotto questo aspetto Barella ci pare funzionale" il che non equivale a mettere in discussione Calhanoglu come centrocampista, ma riflettere su "due indizi che fanno quasi una prova: nel 5-0 contro il Toro, il regista era Barella perché Calha era squalificato, e ieri idem, nel quadro di una partita dominata allo stesso modo".

"Quando si pensava a un altro intervallo di corto muso, la catena di sinistra interista ha scudisciato la Cremonese: cross di Dimarco per Bonny, bravissimo ad attaccare il primo palo e ad infilarsi nel vuoto creatosi tra Ceccherini e Baschirotto" e battere Silvestri "rimasto inchiodato pure lui a mezza via" e di sicuro non nella sua serata migliore. Nel primo quarto d’ora della ripresa infatti, l’Inter ha chiuso la gara con Dimarco e Barella, entrambi serviti da un immenso Bonny. "Quattro a zero e discorso chiuso. Chivu ne ha approfittato per testare Diouf e si è capito perché il francese fin qui sia stato impiegato poco" si legge nel commento all'errore dell'ex Lens, compevole di essersi lasciato sfilare un pallone da Vardy che serve Bonazzoli per il gol dell'ex.

Sezione: Focus / Data: Dom 05 ottobre 2025 alle 08:45
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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