Dalla Pro Sesto fino all'incrocio con Cristiano Ronaldo in Arabia. È quanto racconta la carriera di Matteo Lombardo, protagonista oggi di un'intervista al Corriere dello Sport: "Fu un giovanissimo Piero Ausilio a scoprirmi, nei suoi primi anni di settore giovanile - svela -. Lì ho fatto tutta la trafila, poi nel 2003 fu lui a portarmi nelle giovanili dell’Inter. Avevo diciotto anni, giocavo a centrocampo e stavo vivendo un sogno: in quegli anni ero aggregato alla prima squadra, dal 2004 allenata da Roberto Mancini, per me era un grande onore. Fece esordire tanti giovani e io ero tra questi. Mi lasciò tanti insegnamenti, ad esempio come gestire il gruppo".

Lombardo poi prosegue nel suo racconto: "Mi ruppi tibia e perone, mi fermai un anno e dissi addio anche al Mondiale Under 20, vinto poi dall’Argentina di un certo Messi". Poi la Pro Sesto: "Eravamo in promozione, la situazione era difficile e facevamo tutto noi, dal marketing a scrivere le cronache delle partite. Ma nella vita tutto serve". Dopo tante esperienze, anche gli Emirati lo notano: "L’intenzione era quella di sviluppare un progetto che potesse essere globale e formativo di sviluppo del calcio giovanile in un club straniero. A giugno 2022 arrivo all’Al-Ain. Mi sento più general manager, curo tutti gli aspetti del club. Alleno l’Under 23 e sì, faccio il direttore tecnico, ma il mio modello è il calcio inglese. È il bello di questo progetto. Ad esempio, in Champions League del Golfo lo scorso anno abbiamo incrociato l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo: dal vivo è ancora mostruoso. Questa stagione invece parteciperemo con l’Under 23. È una cosa senza precedenti, un po’ come se la Fiorentina decidesse di far giocare la Conference alla Primavera. Magari lo facessero anche in Italia, forse allora tornerei...".

Sezione: News / Data: Sab 04 ottobre 2025 alle 15:50
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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