Ora che la telenovela può dirsi definitivamente chiusa, il Guerin Sportivo ripercorre i passaggi salienti della questione Hakan Calhanoglu, che ha un po' turbato l'estate dell'Inter. Evidenziando lo scenario: "Calhanoglu sarebbe potuto partire solo per offerte clamorose, 35-40 milioni, cifre alle quali nessuno dalla Turchia poteva né voleva arrivare. Anche in quel caso, tuttavia, non sarebbe stata un’operazione indolore: arrivare a un sostituto di livello avrebbe comportato un esborso ben superiore ai 50 milioni. Per Ederson, che l’Atalanta ha sempre dichiarato incedibile, ne sarebbero serviti 70, tanto per dire. Nella transizione da Simone Inzaghi a Cristian Chivu, oltretutto, mettere mano alla cabina di regia sarebbe stato complicato e pericoloso: va bene la discontinuità, ma senza esagerare".

L'analisi prosegue: "Se il 3-5-2 è la cornice di riferimento che ha scandito i primi passi della nuova Inter durante il Mondiale per Club, l’ambizione di Chivu è una squadra ibrida, capace di proporre la stessa idea di calcio con assetti differenti, evolvendo verso il 3-4-2-1. Per Calhanoglu, che Simone aveva trasformato da trequartista in mezzala prima e in regista poi, si prospetta un nuovo aggiornamento software, una mezzala in meno al suo fianco e nuovi compiti nelle due fasi di gioco, in un centrocampo chiamato ad un’aggressione più alta e a un recupero palla più esasperato rispetto al passato. A suo modo è anche questa un’avventura, cercare il nuovo in un progetto di squadra già noto. Calha lo sa il perché". 

Sezione: Focus / Data: Sab 09 agosto 2025 alle 17:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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