"E' seguito da almeno due anni, rientra nei parametri ideali per il futuro e dunque è anche fra i primi della lista del d.t. Piero Ausilio: il suo nome è Granit Xhaka, 21 anni, cognome difficilissimo, giocatore dal piede e dalla visione del gioco facilissimi, sciolti. Un predestinato, dicono, visto che è già titolare della Svizzera". La Gazzetta dello Sport, oggi, rilancia il nome del baby svizzero per il centrocampo nerazzurro. "L’indiscrezione legata al ragazzo (tosto e tecnico), trova conferme ed è soprattutto un imprimatur su voci già girate sia durante l’insediamento presidenziale di Thohir e sia verso la fine del mercato di gennaio. Il ragazzo, regista del Borussia Monchengladbach, nazionalità svizzera con origini kosovare, ha età perfetta e - assicura chi lo ha visionato più volte, anche recentemente - un carattere già solido. Un carattere che potrebbe avere comunque bisogno di una chioccia per introdursi al meglio nel mondo-Inter. Granit nasce a Basilea e nel Basilea: gioca davanti alla difesa, ordine e battaglia. E’ ancora un ragazzo ma conta esperienza in tutte le giovanili elvetiche (ha vinto un oro e un argento con l’Under 17), nella nazionale maggiore (24 gare, 4 gol), in Champions e anche nella Bundesliga attuale, visto che è titolare inamovibile del Borussia Monchengladbach. Alto 1,85, quindi fisicamente adatto alle volontà di WM, Xhaka è reputato da Inter ma al contempo - in caso di acquisto - si sta pensando di affiancargli una chioccia: Esteban Cambiasso", si legge.

Secondo la rosea, infatti, la grande fiducia del tecnico toscano nel centrocampista argentino potrebbe essere il prologo a un rinnovo del contratto a fine stagione. Con Cambiasso al suo fianco, Xhaka avrebbe tutto il tempo di ambientarsi e imporsi nella mediana del futuro. Ma anche del presente, "sempre che l’Inter riesca a fare breccia nel contratto fino al 2017 e alla richiesta di 10-11 milioni del Borussia, che lo pagò 9 milioni al Basilea. L’Inter, di sicuro, è convintissima del giocatore", chiude la rosea

Sezione: Focus / Data: Gio 20 marzo 2014 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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