Nel mondo Inter, all’entusiasmo dell’arrivo di Godin fa da contraltare la paura di perdere l’attuale ministro della difesa, Milan Skriniar. E' quanto si legge stamane sulla Gazzetta dello Sport, dove si spiega che per più ragioni il difensore slovacco è a un bivio: cercare l’intesa per il rinnovo in nerazzurro per diventare il perno del progetto futuro oppure cercare la gloria in una big d’Europa, con Barcellona, Real e United molto interessate agli sviluppi. L’Inter - sottolinea la rosea - negli ultimi mesi ha avanzato la sua proposta di adeguamento del contratto (da 1,7 a 2,5 milioni a stagione), allungando l’attuale accordo di un anno (fino al 2023 invece che 2022), ma l’offerta non ha scaldato l’entourage dell'ex Samp, che punta a una base di partenza da 3 milioni a stagione.

Nel dubbio, l’Inter si è portata avanti perché l'attuale capitano dell'Atletico era il primo obiettivo per rinforzare la retroguardia, a prescindere da Skriniar. Se lo slovacco dovesse partire vorrebbe dire plusvalenza super garantita e soldi freschi da reinvestire. Altrimenti per Godin si aprirebbe un ruolo di terzo centrale di esperienza, utile per le rotazioni in vista Champions. Insomma, come Miranda in questa stagione. Il punto però è che il brasiliano non è soddisfatto e ha chiesto alla società di essere ceduto. Ipotesi complicata oggi, perché l’Inter vuole monetizzare e poi prima di lasciarlo andare dovrebbe garantirsi un ricambio all’altezza, individuato in Andersen della Samp (il preferito, ma operazione da luglio e non da gennaio) o in Romero (Genoa, ma al momento è avanti la Juve). Difficile pensare a un rientro anticipato di Bastoni: a Parma sta facendo bene e ha bisogno di giocare. Per tornare all’Inter e provare a farsi largo.

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Sezione: Focus / Data: Lun 07 gennaio 2019 alle 08:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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