Lunga intervista per Daniele Adani al Corriere della Sera. Una delle riflessioni dell'ex difensore riguarda Pio Esposito. "Ha forza, è evoluto calcisticamente e si è guadagnato la conferma. Ma dobbiamo difenderlo se non segna per dieci partite, anche se all’Inter è dura: queste dieci partite di crescita potrebbero servire al Mondiale".

Adani va poi avanti parlando della sua mancata esperienza da allenatore. "Non mi sono mai pentito. Eppure c’è un mio amico allenatore, De Zerbi, che mi ha detto che è disposto a ridursi lo stipendio per avermi con lui. Mancanza di coraggio? Assolutamente no, poi con tutti gli insulti che prendo da commentatore, coraggio ne ho (ride ndr). La passione per la comunicazione è fortissima. Mai in panchina quindi? Forse in un ruolo nuovo, che unisca la parte calcistica a quella comunicativa, operando per un allenatore o una squadra, per arrivare più diretti alla gente: c’è ancora distacco fra chi fa il calcio vero e chi lo comunica. C’è una barriera".

C'è anche un passaggio su Chivu. "È in una fase di mezzo: fa intravvedere che è retto, che ha idee, ma ancora non sa come imporsi per far vedere chi è veramente. Sente di poterci stare, ma ancora deve fare il salto. E lo vuole fare rispettando chi l’ha scelto, con fiducia forse eccessiva, e chi gli ha lasciato la squadra. Non lo vedo dubbioso, lo vedo riflessivo. Ma all’Inter non c’è troppo tempo".

Sezione: Copertina / Data: Gio 25 settembre 2025 alle 10:20
Autore: FcInterNews Redazione
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