Sempre a proposito di rivoluzione, piano piano Chivu sta inserendo nelle rotazioni tutti i nuovi. Akanji è l'eccezione: arrivato nell'ultima ora di mercato, lo svizzero non ha avuto alcun problema a giocare fin da subito da titolare, prendendo il posto di Pavard e panchinando Bisseck. E se Sucic e Luis Henrique erano con il gruppo già al Mondiale, diverso il discorso per Diouf. Meno del francese è stato impiegato solo Palacios, che però è notoriamente un esubero.

Andy è fermo ai pochi minuti della prima giornata con il Torino. L'obiettivo era Koné della Roma, invece poi le vie del mercato hanno condotto al centrocampista del Lens, arrivato a Milano per 25 milioni bonus compresi. Il francese giallorosso avrebbe cambiato il volto della mediana secondo le idee di Chivu, consentendo il passagio a un 3-4-2-1 oggi non percorribile. "Più avanti, magari, Diouf potrà diventare un pilastro della nuova mediana nerazzurra e consentire al suo allenatore di cambiare pelle all’assetto della squadra, ma di sicuro servirà una buona dose di pazienza, come in fondo ha fatto capire anche lo stesso Chivu: «Andy è più una mezzala, anche se ha una predisposizione a giocare come mediano in un centrocampo a due — ha spiegato il tecnico romeno alla vigilia della partita con il Sassuolo di domenica scorsa —. Da play non ho ancora avuto l’occasione di testarlo. Le partite che abbiamo giocato finora non ci hanno permesso di fare un certo tipo di cambio, ma verrà anche il suo momento»", scrive la Gazzetta dello Sport.

Le idee di luglio non si sono concretizzate. Manca il mediano muscolare e manca pure il creativo alla Lookman. Serve lavoro e pazienza. "È una vecchia storia che all’Inter conoscono bene, e nemmeno l’ultimo mercato nerazzurro ne ha cambiato il finale", si legge.
 

Sezione: Focus / Data: Gio 25 settembre 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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