Andrea Stramaccioni conosce molto bene Cristian Chivu, considerando anche il suo passato da allenatore dell'Inter con il romeno in campo. L'ex tecnico ne parla alla Gazzetta dello Sport.

Stramaccioni, l’Inter può rimontare il Napoli?
"Siamo solo alla quarta giornata: l’Inter ha le qualità per farlo e il Napoli da questa stagione è tornato ad essere impegnato in Europa, aspetto che rischia di influire sul campionato. Quest’anno, però, la lotta non sembra essere limitata solo a quelle due".

Come si rimonta?
"L’Inter ha giocato quattro partite propositive costruendo sempre tanto, ma anche concedendo troppo. In questo momento la squadra nerazzurra è prima in Serie A per quanto riguarda la percentuale di gol subiti in relazione al numero di attacchi ricevuti. Tradotto: prende gol con una facilità, un aspetto su cui bisogna lavorare".

Sul piano dell’organico chi vede superiore?
"L’Inter ha rinforzato molto il valore delle alternative, soprattutto a centrocampo e in attacco. A parte Akanji per Pavard, gli altri hanno irrobustito la panchina ma il valore dei primi undici mi sembra confermato. Dopo anni in cui il mercato nerazzurro ha vissuto di parametri zero, ora le attenzioni si sono rivolte su profili under 23: scelte corrette per cui bisognerà avere un po’ di pazienza. Il Napoli, KDB a parte, ha preso giocatori più esperti ma sempre futuribili come Hojlund o Lucca. Numericamente gli azzurri hanno reso la rosa idonea sia al campionato che alla Champions".

La convincono i nuovi, da una parte e dall’altra?
"Arrivare in grandi squadre comporta sempre un tempo di adattamento, ma mi ha impressionato la velocità con cui De Bruyne e Hojlund si sono inseriti. Sponda Inter, gli unici all’altezza dei titolarissimi sono Sucic e Akanji. Poi c’è Esposito che merita una menzione a parte: mi piace tantissimo ed ha tutte le carte in regola per essere la sorpresa".

Chivu contro Conte, novità contro certezza. Un fattore determinante nella corsa al titolo?
"Il condottiero è sempre determinante. Possiamo dire che Chivu, con Antonio, ha davanti il peggior avversario possibile: per esperienza, carisma, leadership. Ma attenzione: non dimentichiamo Allegri e il suo Milan, senza coppe e libero di lavorare e avere giocatori più freschi come proprio il Napoli nella scorsa stagione. E mi ha colpito l’empatia che ha creato Gasperini con la Roma, oltre che quella consolidata dal finale di stagione scorso ed evidente in questo avvio di Tudor".
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 24 settembre 2025 alle 08:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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