Matteo Rover, due scudetti Primavera con l'Inter, è il giocatore protagonista della rubrica 'Ex LGI'. "Mi sono trasferito in nerazzurro nel 2015, quando avevo 16 anni: ho fatto un anno di Allievi e due di Primavera. Questi tre anni mi hanno migliorato molto come giocatore e come uomo. A livello tecnico sono stato ben plasmato e ho fatto grandi progressi", racconta il classe 1999, che dal 2018 sta scrivendo la sua carriera nel calcio professionistico. "Una volta uscito dalla Primavera ho vissuto subito un’esperienza che mi ha segnato in negativo: andai a Vicenza e vi restai sei mesi non vedendo quasi mai il campo - ricorda l'esterno del Motta di Livenza -. Feci solamente una presenza giocando peraltro 15 minuti in campionato. In quell’occasione non mi sono trovato a mio agio e ho inevitabilmente incontrato qualche difficoltà. Fortunatamente, nei sei mesi successivi, a Pordenone, trovai più continuità e riuscimmo vincere il campionato e ad ottenere una storica promozione in Serie B. Questa fu per me un’esperienza positiva che mi ha permesso di credere di più in me stesso. Acquisii una forza che non avevo, anche a livello mentale, forza che sto mettendo in campo da quando sono approdato qui al Südtirol, un ambiente molto bello e accogliente. I compagni mi hanno dato una mano e fiducia fin da subito".

Oggi Matteo è alla sua terza stagione in Alto Adige e ha ben chiari gli obiettivi: "In questo inizio di stagione mi sto trovando particolarmente bene con la squadra, che per molti effettivi è rimasta quella dello scorso anno, quindi un gruppo fantastico. Il mio obiettivo personale è quello di migliorare le statistiche dello scorso anno, quindi segnare di più e fare più assist: punto alla doppia cifra, e con i miei compagni sto cercando di dare il massimo per provare ad arrivare fino in fondo lottando per la vittoria del campionato di Lega Pro. Invece, a livello di squadra puntiamo a rimanere più in alto possibile tentando di portare a casa il massimo risultato dopo ogni partita".
Sezione: Ex nerazzurri / Data: Lun 15 novembre 2021 alle 16:56
Autore: Mattia Zangari
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