Sta facendo parlare tantissimo di sé con le sue eccellenti prestazioni in Eredivisie, dove sta mietendo gol a grappoli. Un talento naturale, che il Manchester City, società che ne detiene il cartellino, ha ceduto quest’anno in prestito al Feyenoord, dove ha conosciuto l’annata del boom, avendo totalizzato sin qui la bellezza di 18 gol in 17 partite. Lui è John Alberto Guidetti, classe 1992, svedese di nascita ma di chiare origini italiane, un nome emerso con prepotenza anche in orbita nazionale italiana, ipotesi però sfumata qualche giorno fa, visto che, dopo aver fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili svedesi, il 29 febbraio ha fatto il suo debutto in quella maggiore nell’amichevole contro la Croazia. Ma soprattutto, un nome che adesso fa gola a tanti club in Europa, Inter compresa.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare John Guidetti nel centro di allenamento del Feyenoord, e di assistere a un suo allenamento. Bisogna dire che malgrado la giovane età, ha tutto per essere un vero leader della squadra: trascinatore dei compagni, dà l’impressione di far giocare meglio chiunque gli stia intorno. Sempre al servizio della squadra, in campo e fuori, tecnicamente ha tutte le doti del vero attaccante centrale: non il massimo in dribbling, ma molto forte fisicamente e soprattutto abilissimo a trovare il gol in qualunque posizione.

Dopo l’allenamento, Guidetti ci ha raccontato in modo informale di sé e delle sue ambizioni. Ecco cosa ci ha detto:

Ciao John. Puoi dirci quali sono a tuo avviso i punti forti e deboli del tuo gioco?
Davvero non saprei. Io preferisco giocare e che siano gli altri a giudicare dov’è che devo migliorare o esaltarmi per le qualità che già possiedo”.

Ma comunque tu ti impegni sempre duramente per migliorare certi aspetti del tuo gioco…
Quello che faccio veramente è cercare di migliorare tutto di me, vorrei diventare un giocatore davvero completo”.

Una delle tue particolari abilità sta nei calci piazzati. Impressionanti quelli di sabato contro il Groningen...
Eh già. Belli, vero?” (Ride, ndr)

Anche se hai solo 19 anni, a tanti addetti ai lavori ricordi molto il tuo connazionale Ibrahimovic, specie quando si parla di forza mentale e fisica. Ti vedono come un leader in campo. Cosa ne pensi?
Davvero lo pensano? Wow, è sempre bello sentire commenti così…” (E giù un altro sorriso).

Sei mai stato contattato dai dirigenti dell’Inter?
No, nessun contatto. Però so che molti grandi club sono interessati a me”.

Cosa ne pensi dell’Inter?
E’ un grandissimo club, che ha vinto tanto. Ogni grande giocatore sogna di giocare in una squadra così, senza dubbio. In questo momento sembrano in difficoltà, ma sono certo che torneranno presto al top”.

Hai già parlato col Manchester City  relativamente al tuo futuro? Sai già se resterai o andrai via?
No, non ancora. Però la questione è molto semplice: io voglio giocare, e se a Manchester mi vedono come quarta o quinta scelta, preferirei andare in un club dove possa farlo”.

Se potessi scegliere tu il campionato europeo dove poter proseguire la tua carriera, dove andresti?
Non fa differenza, quello che conta per me è giocare. Sarebbe doloroso per me passare da un luogo dove gioco sempre come il Feyenoord a un altro dove potrei finire col fare panchina costantemente”.

Grazie per la disponibilità, John!
Grazie a voi”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 06 marzo 2012 alle 12:05 / Fonte: Dal nostro corrispondente dall'Olanda Blagoj Trifunov
Autore: Blagoj Trifunov
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