Tra i padroni di casa della conferenza di presentazione dell’accordo tra Inter e Infront, anche Giorgio Ricci, direttore commerciale del club nerazzurro. A margine dell’evento mediatico tenutosi in centro a Milano, FcInterNews.it lo ha intervistato per parlare di vari argomenti legati alle sue attività, alle strategie nerazzurre e alle partnership. “L’accordo con Infront è stato un passo molto importante per quelle che sono le nostre ambizioni di sviluppo commerciale a livello domestico e internazionale. Nell’ambito di tutti i piani valutati in questi mesi reputiamo giusta la scelta del partner, che ci affiancherà per un percorso di medio periodo della durata di 4 anni, proprio per valorizzare la nostra posizione sul mercato europeo e internazionale, in considerazione dello scenario competitivo di alcuni club a livello domestico e di altri a livello globale”.

Negli ultimi mesi all’Inter ci sono nuove linee guida, quali sono le differenze principali rispetto al passato?
“Al di là dell’evidenza, che è l’attenzione al mondo internazionale che deriva dall’avere una proprietà proveniente dal sudest asiatico, c’è un indirizzo che si rispecchia in un’attenzione maggiore alla sostenibilità del club, e sicuramente allo sviluppo dei ricavi. Com’è stato detto è apprezzabile il discorso del taglio costi ma la crescita vera si fa con lo sviluppo dei ricavi e quello che stiamo mettendo in atto su input del presidente Thohir va proprio nella direzione della valorizzazione della parte commerciale”.

Tra gli asset della strategia nerazzurra c’è anche il recente prolungamento dell’accordo con la Nike e la fondazione della Fc Internazionale Merchandising srl.
“Su Nike, come su Infront, la valenza è duplice. Da un lato per noi è motivo di vantaggio competitivo e di orgoglio, quello che deriva dal fatto di essere scelti da partner che decidono di legarsi a noi per periodi medi o lunghi. Dall'altro sono la testimonianza del nostro valore percepito. La strada si fa scegliendo i partner migliori e con Nike e Infront siamo sulla strada giusta. Il merchandising è un altro dei filoni importanti. L’aver scelto Nike, specialista nel mondo del retail e delle licenze, significa avere un partner di livello internazionale radicato in tutti i continenti. Un grande vantaggio”.

Altra novità importante è la strategia di acquisizione dei diritti di immagine dei singoli giocatori.
“Questo è un filone nuovo fortemente voluto dal presidente Thohir ed è qualcosa che va ad arricchire la nostra offerta. Un complemento importante per valorizzare l’offerta dell’Inter a livello domestico ma soprattutto a livello internazionale, perché alcuni importanti giocatori che raggiungeranno in estate il nostro club hanno un appeal importante a livello internazionale, come per esempio Vidic, e costituiranno un asset molto forte per promuovere il nostro brand all’estero unitamente a ciò che l’Inter ha potuto offrire fino ad oggi”.

Tra gli asset legati al marketing ci sarà anche il Meazza. Qual è la versione ideale dello stadio nella visione del club?
“Lo stadio ideale va incontro alle esigenze contemporanee di richieste del tifoso nell’ambito di un evento sportivo, che va al di là della semplice visione della partita, e su questo credo che San Siro non abbia problemi, ma garantisce un’offerta di servizi importante. Sappiamo che comunque il pubblico, la famiglia, soprattutto nell’ottica di un ampliamento dei target che possano assistere a una partita di calcio, va intrattenuto con un’offerta di servizi più ampia. Per farlo bisogna avere una struttura che si presta bene, San Siro è una delle migliori soluzioni in Italia e riteniamo che possa essere ulteriormente valorizzato. In futuro si vedrà, ma già un importante lavoro sulla struttura esistente potrà darci grandi soddisfazioni”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 29 aprile 2014 alle 18:05
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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