Allenatore e manager di successo, opinionista de La Domenica Sportiva e 90° Minuto, appassionato di calcio e di tattica, Adriano Bacconi è sicuramente un volto noto del calcio italiano. Ha inoltre fondato la Bigberry srl, che si occupa di post-produzione video, specializzata nella realizzazione di contenuti sportivi tra cui il portale degli allenatori Mistercalcio, e molte altre attività sportive, riassunte sul suo nuovo sito www.adrianobacconi.it. Ai microfoni di FcInterNews.it Bacconi ha accettato di analizzare l'attuale momento dell'Inter.

Cosa non ha funzionato nell'era Gasperini? Il problema è stato l'adozione per la prima volta del 3-4-3 o qualcosa non è scattato nella mente dei calciatori?
1. Essere stato scelto non per convinzione profonda ma per mancanza di alternative percorribili.
2. Non aver avuto a disposizione giocatori adatti al sistema di gioco desiderato, in particolare la mancanza di esterni dinamici, sia alti sia di centrocampo.
3. Acquisti acerbi rispetto alle pressioni della piazza e alle necessità di rendimento immediato.
3. Aver sottovalutato l'importanza di Sneijder nello spogliatoio e la sua volontà di voler giocare trequartista
4. Il problema della difesa a 3, idea imposta senza riuscire a convincere i giocatori chiave (Lucio, Samuel, Chivu) della sua utilità.
5. Gli infortuni che, un pò come successe a Benitez, hanno condizionato le scelte del mister.

Cosa è cambiato con l'approdo di Ranieri?
1. Ricomposizione del gruppo intorno a basi condivise come il sistema di gioco (4-3-1-2 con qualche digressione al 4-4-2) e l'adattabilità delle scelte tattiche alle caratteristiche tecniche dei singoli.
2. Recupero di giocatori importanti, a partire da Sneijder e Maicon.
3. Riscoperta di Pazzini, come uomo chiave del reparto offensivo.
4. Chivu centrale per guidare un reparto che aveva perso la bussola.

Qual è la chiave tattica del gioco dell'Inter?
1. Ranieri ha fatto tesoro della sconfitta di Catania e sta puntando tutto sull'equilibrio tra fase di possesso e non possesso. Per cui nelle ultime due gare si è visto un blocco di 7 giocatori (4+3) sempre pronto a rientrare sotto la linea della palla.
2. Maggior attenzione alla transizione positiva con la verticale interna (Sneijder-Pazzini) o esterna (inserimento di Maicon).
3. Attenzione ai calci piazzati come soluzione per sbloccare le partite (vedi Chievo).

Può una squadra come l'Inter essere Sneijder-dipendente?
In qualche modo sì. Come lo è la Juve con Pirlo o il MIlan con Ibra. Ogni grande squadra ha qualche grande leader e l'olandese è oggi forse l'unico vero grande leader riconosciuto da tutti (compagni, avversari, stampa, tifosi). Per cui è corretto responsabilizzarlo e affidargli le chiavi del gioco.

In che settore andrebbe rinforzata?
Dipende dalla condizione fisica dei giocatori attualmente in rosa. Non c'è in assoluto un reparto deficitario. Il problema è l'età media dei titolari, troppo alta. Inoltre i giovani non hanno dimostrato sufficiente affidabilità. Servirebbero giovani in grado di dare alternative senza evidenziare un gap prestativo evidente.  Mi viene da pensare al Rea Madrid che fa giocare titolare in Champions Raphael Varane, classe 93. Meglio pochi giovani fortissimi che tanti mediocri.

Come mai l'Inter subisce tanti gol quest'anno?
1. troppe variazioni nell'assetto tattico, la difesa è passata spesso dalla difesa a 3 a quella a 4 senza un'adeguata preparazione.
2. problema Lucio: il brasiliano tende ad andare sempre sull'anticipo anche quando è ultimo uomo ed è attratto troppo spesso dal portatore di palla avversario dimenticandosi di muoversi "di reparto" coi compagni.
3. Infortuni: la difesa titolare non si è vista quasi mai nella prima parte della stagione per infortuni a catena (Cordoba, Ranocchia, Chivu, Maicon, Samuel, Julio Cesar).

A cosa vanno ricondotte le difficoltà di inizio campionato?
1. cambio di conduzione tecnica.
2. preparazione condizionata dalla partita di Pechino.
3. difficoltà di ambientamento dei nuovi arrivati.
4. infortuni di molti uomini chiave.

Che campionato potrà fare questa Inter?
Penso che Ranieri sia molto bravo nella gestione dell'emergenza, come ha detto lui stesso ieri alla DS è il suo karma. Trovata la causa del male l'effetto è una reazione positiva immediata. C'erano da ritrovare giocatori importanti e un sistema di gioco in cui ognuno di riconoscesse, fatto questo ora inizia il bello. La squadra deve mantenere alta la tensione e trasformare questa reazione emotiva in una direzione di crescita costante nel tempo. Se i "vecchi" terranno mentalmente e fisicamente l'Inter è potenzialmente in grado di tornare ai livelli che gli competono anche nell'immediato ma per costruire un ciclo a medio-lungo termini occorrerà pensare a ricambi con giovani di qualità in tutti i reparti.


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Sezione: Esclusive / Data: Mar 25 ottobre 2011 alle 17:02
Autore: Domenico Fabbricini
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