"A tirare troppo la corda, va a finire che si spezza", recita un famoso proverbio. Non trovo nulla di più idoneo a spiegare la piega sta prendendo l'affare Isla. Che la trattativa tra Inter e Juve potesse essere complicata, visti i rapporti tutt'altro che idialliaci tra i club, era ipotizzabile, ma nessuno si sarebbe potuto immaginare che l'acquisizione della metà del cileno diventasse una vera e propria Odissea.

Ora la trattativa è bloccata, non irrimediabilmente, ma bloccata. Eppure dopo l'incontro tra Branca e Marotta di mercoledì i nerazzurri erano convinti di avere in mano il giocatore, forti di un accordo verbale che sembrava saldo. La stretta di mano con l'ad bianconero, Branca se la era sudata a suon di incontri e contatti telefonici. In casa Inter l'ottimismo sulla chiusura era tale che, in gran segreto, da Pinzolo è partita una macchina con a bordo il dottor Combi in direzione Milano per le visite mediche ed in sede all'Inter tutti aspettavano il cileno, che non sarebbe mai arrivato, per mettere nero su bianco il contratto. Così Combi è stato costretto a fare marcia indietro, tornando di fretta in Trentino, e la chiusura della trattativa è stata rimandata a data da destinarsi.

Ora Conte e Marotta definiscono il giocatore importante e fuori dal mercato "perchè la Juve ha bisogno di una rosa ampia e con alternative valide". Frase di facciata, probabilmente solo un bluff, neanche troppo mascherato. Non si incontra l'Inter quattro volte per un giocatore fuori dal mercato. Le ragioni del dietrofront vanno ricercate altrove. Si può tranquillamente escludere, nonostante si sia detta ogni cosa in questi giorni, un problema con l'Udinese. Il club di Pozzo, attraverso le parole del ds Giaretta, ha chiaramente fatto sapere di non c'entrare nulla nella trattativa e si è defilato dallo scontro. I friulani pretendono sì che venga riscattata la loro metà il prossimo giugno, ma non avrebbero difficoltà a parlarne coi nerazzurri (che sarebbero comunque dispensati dal farlo, almeno formalmente, potendo prendere la metà di Isla solo in prestito dopo il rinnovo della comproprietà).

Allora dove nascono i problemi? Non si tratta di una ragione tecnica. Conte l'anno scorso ha preferito a Isla perfino Padoin, in un ruolo non suo, soprattutto nelle gare che contavano. E' improbabile, poi, che i nerazzurri aspettino la Juve nella ricerca di strappare il prezzo giusto a Dela per Zuniga (impresa, questa, davvero impossibile). Si parla quindi di contesa, quella che c'è sempre stata tra i due club.

Nella trattativa le parti non si sono mai venute incontro, tanto che solo la forte volontà di vestire nerazzurrro del cileno, deciso a ridursi l'ingaggio, aveva portato ad una svolta. Quando si tratta di mercato il problema è quasi sempre di natura economica. Marotta vorrebbe più soldi, per avere il budget giusto da dirottare su un esterno, stavolta a sinistra, ed evitare una minusvalenza, frutto di una operazione evidentemente troppo onerosa la scorsa estate.

L'Inter è irritata, con i dirigenti che si sentono, a ragion veduta, presi per i fondelli. Lo stop juventino ha rischiato di far saltare il banco, ma la rottura non c'è ancora stata per volontà di Mazzarri. Il tecnico in persona, primo sponsor di Isla, ha chiesto a Branca di fare un ultimo tentativo. Lunedì le due parti si siederanno nuovamente a un tavolo, ma potrebbe essere l'ultima volta. Se la Juventus continuerà a temporeggiare sono pronte valide alternative.

Non appena si è intuito che la trattativa coi bianconeri sarebbe stata ardua, gli uomini di mercato interisti si sono subito mossi alla ricerca di altri profili. In questo senso i contatti con il Psg per Gregory Van der Wiel sono stati subito riallacciati, con i francesi sempre più disposti ad accettare il prestito. Raiola, agente dell'esterno ex Ajax, sta lavorando fortemente sulla pista nerazzurra per il suo assistito e non vede l'ora di tornare nelle grazie dell'Inter.

Terzo nella ipotetica griglia di partenza, Daryl Janmaat, olandese del Feyenoord classe 1989. I contatti con il suo entourage ci sono già stati ed hanno avuto esito positivo. Il costo dell'operazione sarebbe contenuto, sui 6 milioni, e chissà che da ultimo non possa diventare in un attimo il primo della lista.

Sta di fatto che Mazzarri avrà a disposizione l'esterno destro, tassello fondamentale per il suo gioco, entro la fine della prossima settimana. Potrebbe essere Isla, ma la certezza dei giorni scorsi, è evidente, non c'è più. Le alternative ora sono pronte e costerebbe caro alla Juve ritrovarsi con un Isla in più in casa, ma senza soldi nel salvadanaio per il colpo che manca. Starà a Marotta capire che, a furia di tirarla, la corda si spezza per tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 21 luglio 2013 alle 00:01
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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