Tante chiacchiere, tante voci per un giocatore di livello, che piaccia o no. Perché nella maggior parte dei casi le prime pagine, i rumors da bar, da stadio e dintorni non vengono mai sprecati per un profilo qualsiasi. E 'uno dei tanti' lui non lo è di certo: Fredy Guarin. Amato, odiato, chiacchierato, discusso, ma il suo nome c'è sempre e comunque. Ultimamente, a dire il vero, del colombiano si è parlato soprattutto in ottica cessioni, con tanti tifosi che non vogliono più vederlo calpestare l'erba del Meazza e probabilmente hanno già buttato figurina, maglia e ricordi vari, inneggiando a una partenza ormai auspicata quasi come un grande acquisto. Personalmente non capisco questo strano movimento 'Anti-Guarin' e per questo voglio andare controcorrente, magari attirando tante critiche e attacchi, ma il bello del calcio è anche questo. Siamo tutti allenatori. Quindi io Guarin lo terrei, senza alcun dubbio.

Partiamo dal presupposto che per il colombiano l'Inter non ha intenzione di chiedere meno di 18 milioni, euro in più, euro in meno. Cifra molto alta in questo preciso momento storico. Il Mondiale da riserva e con un rendimento abbastanza sottotono di sicuro mettono le possibili pretendenti in posizione di forza nei confronti di Erick Thohir: "Inter, non puoi chiedere questa somma. Io ti offro questo, prendere o lasciare". Discorso legittimo. La stagione passata (o sarebbe il caso di parlare al plurare?) praticamente da dimenticare ha fatto calare vertiginosamente il prezzo del Guaro. Arrivato dal Porto nel gennaio 2012 in prestito oneroso per 1,5 milioni con riscatto (ovviamente esercitato) a 11,5, l'Inter in questa sessione potrebbe al massimo pareggiare quella spesa. Ma sono sicuro che i vari club interessati potrebbero tranquillamente giocare ulteriormente al ribasso. Azzardando una previsione, ET dovrebbe accontentarsi di circa 10 milioni di euro. Pochi, troppo pochi per un giocatore con queste potenzialità. Ecco perché Guarin deve rimanere. Perché non rivalutarlo? Perché non puntarci ancora? Seppur per l'ultima volta dopo tante occasioni sprecate. Perché non provare (se volente o nolente di cessione dobbiamo parlare) a venderlo nella prossima estate, magari dopo un campionato giocato - finalmente - ad alti livelli? Inter, se lo cedi adesso hai solo da perdere. Tanto da perdere.

Atletico Madrid, Wolfsburg, Borussia Dortmund, Chelsea, Manchester City. Prima o dopo praticamente mezza Europa è stata accostata al colombiano, ma non vorrei nemmeno immaginare di vederlo con la maglia della Roma o, soprattutto, della Juventus. Non per discorsi legati all'attaccamento ai colori, ai tifosi, ai compagni o aspetti di questo genere (nel calcio di oggi il sentimento non esiste più, ormai) ma perché sarebbe deleterio, autolesionista e masochista mettere nelle mani di una grande rivale italiana un oggetto potenzialmente esplosivo. Spero che dopo lo scambio, fortunatamente, saltato con Vucinic la lezione in questo senso sia stata assimilitata, ma di questo purtroppo non ne sono sicuro perché Marotta rimane vigile (Roberto Ferreyra, centrocampista friulano permettendo) e non mi sembra che l'Inter, in caso di offerta congrua, sia disposta a mettere un super veto. Se per il dopo Vidal-Pogba Conte prima e, chissà, Allegri ora stanno pensando o hanno pensato proprio a lui un motivo ci dovrà pur essere... senza dimenticare un rinnovo del contratto ancora troppo fresco per farlo diventare già una barzelletta.

Si parla molto di tattica, con Mazzarri che prova, sperimenta e osa diverse opzioni, combattutto tra un 4-3-3 molto attuale e un 3-5-2 specialità di casa. In ogni caso la duttilità del colombiano potrebbe essere utile, dall'inizio come a gara in corso. Nessuno vuole nascondere il limite di un Guarin 'arma a doppio taglio': croce e delizia in una squadra che con lui potrebbe cambiare passo, ma anche giocare con un uomo in meno. Ma io rischierei. 

Teniamolo, rilanciamolo e poi si vedrà, evitando magari dichiarazioni che a posteriori possono diventare ridicole. Addio a falsi romanticismi, a false promesse e unità d'intenti di facciata. Tutto questo non deve esistere, attacchiamoci solo ai fatti e alla concretezza. Quindi per non perdere già in partenza Thohir non dovrà farsi prendere dalla fretta. Per non mangiarsi le mani tra un anno esatto, vedendo magari un Guarin trionfatore in Europa o in Italia con qualche maglia... sbagliata.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 19 luglio 2014 alle 00:01
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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