Voglio parlare di lui, di un giocatore che ha saputo tirare fuori il carattere e dimostrare a tutti, me compreso, che si sbagliavano sul suo conto. Le prime due stagioni di Alvarez in maglia nerazzurra sono state un disastro se paragonate alle aspettative che si avevano su di lui. In campo lo si vedeva insicuro, molle e spesso impaurito. Il ragionamento era semplice: ha 23 anni non è più un ragazzino e se non è esploso adesso non lo farà più. In tanti chiedevano la sua imminente cessione considerandolo più un peso che una risorsa. Scommetto che anche i più ottimisti non avrebbero osato puntare su un’esplosione così rumorosa e importante. Invece oggi siamo qui ad ammirare un giocatore completamente diverso: dinamico, veloce, voglioso, grintoso e decisivo. A volte guardandolo giocare non ci credo ancora, mi viene in mente che forse fino ad ora avevo avuto la sfortuna di vedere il gemello scarso di Ricky.

Con la sua crescita sono arrivati gli spunti importanti, i dribbling secchi, la progressione, i gol. In questa stagione Ricky ha segnato già 4 gol contro i 6 distribuiti per tutto l’anno scorso e i 2 di due anni fa. Ma la cosa che mi ha sorpreso di più è stata la sua rinnovata duttilità. Lo guardo ammirato quando lo vedo schierato da Mazzarri interno di centrocampo pronto a recuperare palloni e, con lucidità, far ripartire la manovra offensiva della squadra. In mente, tra le altre giocate di alta qualità, ho ancora la palla strappata a Chiellini con successiva corsa e passaggio millimetrico per il gol di Icardi contro la Juve a San Siro. Personalmente non posso chiedere scusa a Ricky, perché quando lo ho criticato l’ho fatto perché in effetti le sue prestazioni non erano degne di una squadra importante come l’Inter. Niente scuse quindi ma un’ammissione di errata valutazione e di scarsa lungimiranza. Spesso non ci si deve fermare al primo impatto (anche se due anni in effetti sono un buon periodo per giudicare…) e bisogna andare aldilà dell’emozione momentanea. Posso dire con estrema tranquillità che sono strafelice di essermi sbagliato e di poter dire oggi che Alvarez è un giocatore degno di questa maglia, anzi importantissimo per questa squadra.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 07 novembre 2013 alle 00:01
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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