Da tempo si parla solo ed esclusivamente di lui. Top player, centrocampista mondiale, quel giocatore finalmente internazionale che i tifosi aspettano con ansia dal momento dell'arrivo di Erick Thohir. Tutte le strade portano a lui: Yaya Touré-Inter, mille motivi per un vincente. Non si conoscono ancora le tempistiche di un suo eventuale approdo nella Milano nerazzurra, ma quel che è certo è che l'Inter sta facendo di tutto per portare il forte ivoriano del Manchester City ad Appiano Gentile. Tutto con la regia di un uomo senza il quale, di questo ne sono certo, questa trattativa non sarebbe nemmeno iniziata: Roberto Mancini.

Il tecnico, non più tardi di qualche giorno fa, aveva dichiarato che il rapporto personale può incidere in questi casi, avendo probabilmente valenza maggiore rispetto ai milioni (tanti) che lo stesso City o Paris Saint Germain potrebbero mettere sul tavolo. Il di Yaya pare assodato, ora starà alla società accontentare giocatore e club inglese per inserire il primo pezzo di un puzzle ancora troppo lontano dall'essere completo. Il puzzle di una grande squadra. Perché l'Inter deve tornare ad esserlo nel minor tempo possibile, e solo acquisti di questo calibro potrebbero rendere reale quel leitmotiv che il Mancio ripete da tempo: "Torneremo a competere per lo scudetto già dalla prossima stagione", anche se il sempre presente FFP limita, e non poco, le operazioni di Corso Vittorio Emanuele.

C'è un aspetto, però, che proprio non riesco a concepire: si parla tanto della fattibilità di questa operazione, con tanti rumors che ne mettono in dubbio la bontà per questioni economiche. Certo, stiamo comunque parlando di un classe '83, ma in questa Inter e in questa Serie A Touré farebbe ancora la differenza. Senza dubbio. Tatticamente sarebbe un 'toccasana' incredibile per la squadra, in quanto in grado di giocare praticamente in tutti i ruoli del centrocampo. Perfetto sia come mezzala che come 'muro' davanti alla difesa nell''attualissimo' 4-3-3, ideale in veste di trequartista in un 4-2-3-1, il vero obiettivo tattico dell'allenatore jesino. Strapotere fisico e personalità incredibile al servizio di un'Inter che nelle ultime stagioni ha peccato proprio in questo, palesando troppe volte mancanza di identità, caratteriale e di gioco. Basti pensare a tutte le partite in cui i nerazzurri si sono sciolti come neve al sole, soprattutto con Walter Mazzarri. Proprio in questo senso YT sarebbe il perfetto salvagente, con quel physique du rôle che, forse, nessuno oggi possiede in questa squadra. Mentalità vincente, esperienza, una carriera che parla da sola. Può bastare oppure occorre altro? Yaya Touré-Inter, mille motivi per un vincente.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 14 maggio 2015 alle 00:00
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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