Il destino ha deciso! Il fato ha scelto di darci ancora una chance, un’occasione per riavvicinare chi ci sta davanti e per mettere in pericolo quel quarto posto che la Fiorentina per ora continua a tenersi ben stretto. C’è da dire che gli uomini di Montella stanno facendo di tutto per farsi soffiare la posizione che stanno occupando ma la nostra colpa è quella di non aver mai sfruttato quella possibilità che a più riprese ci si è presentata davanti. Ora a Livorno l’Inter ha l’ennesima chance di portarsi a un piccolo passo dai viola. Vincere vorrebbe dire superare i 50 punti, rimettersi il Milan a -9 ma, soprattutto, poter continuare a sperare in quel quarto posto che significherebbe Europa League senza preliminari (sempre che la Fiorentina non vinca la Coppa Italia) e un mezzo miracolo di Mazzarri dopo le previsione di inizio stagione.

La medaglia di legno sarebbe un grande passo, sarebbe lo scudetto dei “normali” dietro alle tre strafavorite di inizio campionato (con la Roma che ha preso il posto della viola). I tre punti contro il Livorno non saranno facili da ottenere. I toscani sono in piena lotta per non retrocedere e non concederanno nulla ai nostri. Ma questa volta non si può scherzare con il destino. Non vincere a Livorno aprirebbe una piccola crisi in casa Inter. Le utlime due partite casalinghe hanno portato solo un punto e un solo gol e così non si arriva da nessuna parte. Giusto appellarsi alla sfortuna ma senza che l’evidente sfiga diventi un alibi. Contro il Livorno dovrà arrivare una vittoria senza appello. Tocca a tutti quindi. Tocca a Mazzarri metterci del suo, tocca ai giocatori impegnarsi ancora di più assecondando quel destino che ci sbatte addosso i pali e i rigori non dati per poi farci sempre intravedere il traguardo senza mai farcelo raggiungere.

Non permettiamo al fato di prendersi gioco di noi e dimostriamogli che, pur rispettandolo, possiamo piegarlo al nostro volere facendoci rispettare a nostra volta da lui. Troppo quello che ci è successo fino ad ora. Senza rigori con i legni che ci investono come un tir in autostrada. E’ il momento di dire basta e lo possiamo fare solo con una forza di volontà incrollabile e con un ottimismo che sfiori la sfacciataggine. A Mazzarri un solo messaggio: in campo c’è qualcuno che ha bisogno di riposare, di assaggiare la panchina e, in panchina, c’è chi deve giocare e ne ha bisogno per crescere. Bisogna avere il coraggio di “rischiare” anche in queste scelte. Si sa che chi non risica poi ovviamente non rosica mai.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 31 marzo 2014 alle 00:00
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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