Dopo tanti ceri accesi, la grazia è finalmente arrivata: l'Inter ha perso. Ancora una volta l'ha fatto contro il Sassuolo, così come all'andata, così come nell'unica volta andata ko in campionato. Questa sconfitta, però, rispetto alla prima vale ma solo per i padroni di casa che, vincendo ieri l'altro contro l'Inter, hanno riacceso il lumino della speranza salvezza. Ma questa è un'altra storia, che poco ci riguarda peraltro. A far specie piuttosto è ancora una volta la fantasia, e probabilmente ancor di più la perseveranza, umana. Non contenti di uno scudetto stra-vinto con cinque giornate d'anticipo e un gap in classifica tra primo e secondo posto lungo soli 17 punti, c'è chi ha ancora la forza, encomiabile c'è da dirlo, di tentare di gettare nell'ombra una squadra che, tolto qualche chiaroscuro stagionale, regala davvero poco margine di ricerca di un buio che oggi appare matematicamente arduo trovare.
"Eh ma le seconde linee.
Frattesi non ha segnato.
Serve un secondo portiere.
La rosa è ancora troppo corta.
Così non andiamo da nessuna parte.
Eh ma Lautaro? Non segna dal 28 febbraio.
Serve un attaccante, forse due, e se possibile anche tre.
E se Mkhitaryan si fa male?
Tanto venderanno sicuramente qualcuno.
E se parte Lautaro?
No, probabilmente è Barella quello a partire.
Zhang non ha ancora chiarito la situazione relativa al rifinanziamento.
Il mercato? Come faremo mercato, ancora una volta senza soldi?"
Etc, etc, etc...
È bastato un ko, arrivato a bocce praticamente ferme e scudetto in tasca per dar voce alle due categorie più fastidiose del pianeta (dopo le zanzare chiaramente): gli intertristi e gli haters. Nel secondo caso capire le motivazioni che spingono costoro in maniera quasi incosciente a compiere un movimento sincronizzato tra corde vocali, lingua e mandibola è facile e persino banale. Meno comprensibile risulta invece la forza motore intellettuale dei primi, disfattisti per antonomasia e pesanti per definizione. Ma poco importa, se non sei costretto a sorbirne le prosopopee, e ai vari crucci di cui sopra (lista che potremmo tranquillamente estendere ma che ci limitiamo a puntare) c'è da fare uno spoiler: non siete Marotta. Né Ausilio. Tantomeno Baccin o chi per lui... In altre parole: non è a voi che tocca l'arduo compito di pensarci e potete tranquillamente tornare a dormire sonni sereni e lasciar dormire chi le suddette angustie le lascia ai professionisti di Viale della Liberazione, e al massimo si limita a raccontarle. Il punto non è esattamente neppure questo, poiché posta la fortunatamente capacità che ognuno di noi possiede di elargire indifferenza a discorsi di poco conto, risulta davvero spiacevole e senza dubbio sgradito dover appurare quanta voglia ci sia di pontificare sul nulla per mero spirito di autodeterminazione da Monopoli che fa rima con darsi un tono, ma solo allo specchio.
I quindici minuti di notorietà warholiani (applicati al calcio), che nell'epoca social si sono - ahinoi - esponenzialmente moltiplicati, presuppongono una laurea in tuttologia mai conseguita ma comunque valevole del titolo di dottore, e mutano al mutar delle stagioni (e non solo calcistiche) permettendo al soggetto in questione di spaziare con fare wikipedesco da un argomento all'altro come se di base ci fosse un criterio sensato o un contenuto realmente conosciuto. Ma tant'è e nell'epoca in cui c'è chi con orgoglio sbandiera il 5 maggio come il "LORO GIORNO per sempre", dimenticando come sia arrivato quello scudetto del 5 maggio e tutte le altre storiche imprese, più valevoli di menzione, ma bypassate dallo smisurato bisogno di ritrovare identità e unione a suon di click, risulta quasi eretico sconcertarsi dinnanzi a chi mette in croce social (ma purtroppo non solo, c'è chi lo fa anche nelle TV) un giocatore come Lautaro Martinez. Che capitano sciagurato questo giocatore qui. Nell'anno della seconda stella, anno arrivato dopo le segnanti lacrime del 2022 e di Istanbul, l'attaccante argentino si è clamorosamente macchiato di una mancanza nei confronti della squadra di cui è peraltro capitano che nulla potrà mai cancellare. Neppure le lacrime di gioia e le dichiarazioni d'amore urlate da piazza Duomo la notte del 22 aprile e la sera del 28. Come ha potuto, il diligente ed esemplare Lautaro, non mettere in secondo piano gli obiettivi sportivi di una squadra che aveva in mano la penna per scrivere la storia e pianificare un rinnovo, a stagione in corso, che dovrà tenere conto di aumento d'ingaggio, numero di anni per il prolungamento, eventuali bonus più o meno difficili, eventuali clausole, diritti d'immagine, commissioni, etc, etc, etc (eccetera sintetizzabili con un semplice: grattacapi ed energie per dirigenza, giocatore e agente), per evitare che alla prima, primissima, occasione utile gli si venisse ritorto contro? Un coscienzioso raziocinio, altruismo, educazione, rispetto, ma soprattutto amore nei confronti del proprio club e del proprio popolo imperdonabili per i vari intellettuali warholiani che per una manciata di cachet si ricoprono di ridicolo senza curarsene.
E chi sarà mai il Torito di Bahia Blanca per disattendere le aspettative dei critics? E con altrettanta noncuranza Lautaro risponde: "Se sono la bandiera dell'Inter? Così si dice. Nel calcio non si sa mai cosa succede (doverosa premessa di chi ha coscienza e raziocinio), però io sono sicuro che a Milano sto benissimo. Anche la mia famiglia. Ripeto, la mia volontà è quella di rinnovare con l'Inter" ha ribadito a 'Che Tempo che Fa'. Una frase che dice tutto ma anche niente. Niente di nuovo quantomeno, considerato che quella pronunciata a Fabio Fazio è la più ripetuta negli ultimi mesi. Poi però di inedito aggiunge: "Il mio gol più importante? Quello contro il Milan in semifinale di Champions League, per quello che rappresenta. Scudetto vinto nel derby? Per noi era diventata una cosa importante, bella e speciale. Vincere la seconda stella così, contro il Milan e in casa del Milan, è speciale. Per noi è stata una cosa meravigliosa, incredibile, mai successa prima". Un'esternazione intensa, profonda, viva e graffiante che solo chi porta dentro un autentico senso d'appartenenza può pronunciare. E ancora: "L'esultanza sulla traversa? Volevo la stessa foto che ho fatto al Mondiale". Chi conosce gli argentini lo sa: nessuno paragona l'Argentina a niente, a meno che quel 'niente' non sia un amore tanto grande da poter durare per sempre.
Ma torniamo al raziocinio e per dirla citando lo stesso Lautaro, "nel calcio non si sa mai cosa succede", motivo per cui parlare di per sempre è probabilmente utopico e senza dubbio controproducente. Eppure se è vero che nel calcio non si sa mai cosa succede, altrettanto vero è che nel calcio, come nella vita, i dettagli fanno tutta la differenza del mondo. Magari ha senso notarli.
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 01:00 Capello: "Pio Esposito mi ha impressionato, è intelligente e sa vedere il gioco. Si è mosso in simbiosi con Thuram"
- 00:55 Inter Women, Piovani: "Le ragazze hanno approcciato molto bene la gara, questa la strada da seguire"
- 00:40 Thuram è l'ovvio Player of the Match: "Non solo i due gol, Tikus è una minaccia costante"
- 00:20 Dimarco a Sky: "Pio Esposito grande persona e giocatore forte, deve continuare così"
- 00:18 Akanji a Prime: "I compagni mi hanno aiutato, ho giocato più avanti rispetto al solito"
- 00:13 Heitinga a Prime: "Inter forte, sapevamo che sarebbe stata difficile. Ma sono contento"
- 00:10 Inter Women, due su due in Women's Europa Cup: Tomasevic in rete, Hibernian battuto anche nella gara di ritorno
- 00:03 Ajax, Heitinga in conferenza: "Giocato alla pari nel primo tempo, poi è venuta fuori la superiorità dell'Inter"
- 00:03 videoAjax-Inter 0-2, Tramontana: "Partita clamorosa di Esposito. Qualcuno voleva vendere questo Calha..."
- 00:01 Chivu a ITV: "Le ingiustizie le puoi riscattare la partita dopo. Stasera mi è piaciuta la maturità"
- 00:00 Una risata ci salverà
- 23:53 Dimarco a ITV: "Ottima partita contro un avversario forte, vincere aiuta a vincere"
- 23:51 Akanji a ITV: "Felice delle due gare da titolare. Ora recuperiamo e pensiamo alla prossima"
- 23:50 Ajax-Inter, la moviola - Rigore su Thuram, utilizzo improprio del VAR: l'errore chiaro ed evidente dopo l'OFR
- 23:48 De Vrij a ITV: "Con Akanji c'è già molta intesa, si è inserito subito bene. Oggi siamo stati solidi"
- 23:45 Chivu in conferenza: "Serviva una risposta al lavoro che facciamo, dico una sola parola: maturità. Lautaro..."
- 23:38 Dimarco a Prime: "Critiche? Ho la coscienza a posto, do sempre il massimo. L'esordio di Esposito da 7,5"
- 23:32 Regeer in conferenza: "Inter cinica, abbiamo giocato contro un centrocampo di qualità mondiale"
- 23:29 Esposito a ITV: "Ho realizzato tutto in dieci giorni, ora devo continuare così"
- 23:28 Chivu a Sky: "L'Inter si potrà godere Esposito per tanto tempo". Poi spiega: "Ho scelto il 3-5-2 per un motivo"
- 23:27 Thuram a Sky: "Tutta l'Italia conosceva Esposito, stasera si è fatto conoscere dal mondo. È fortissimo"
- 23:24 Chivu a Prime Video: "Pio Esposito uomo vero, merita gli elogi. È sempre importante partire bene in Champions"
- 23:23 Thuram a ITV: "Buona partita, siamo felici. Ma possiamo fare sempre meglio"
- 23:18 Esposito a Prime: "Contento della mia prestazione". Poi la telefonata di Sebastiano: "Grande partita, brividi"
- 23:12 Esposito a Sky: "Felice per l'esordio, ecco dove posso migliorare. A chi mi ispiro? Dzeko è uno che mi piace tanto"
- 23:10 De Vrij a Prime Video: "Era importantissimo vincere. Abbiamo fatto quello che chiedeva la partita"
- 23:04 UCL - Troppo PSG per l'Atalanta: poker senza appello. Ok il Bayern, il Liverpool esulta in extremis contro l'Atletico
- 23:03 Thuram a Prime: "Abbiamo dato una risposta dopo il ko con la Juve. Polemiche? La gente sa che darò tutto per l'Inter"
- 23:00 liveIl POST PARTITA di AJAX-INTER: ANALISI e PAGELLE. Collegamento in DIRETTA dallo stadio
- 23:00 Vola Tikus, vola: l'Inter sente aria di Champions e si risolleva, la doppietta del francese regola l'Ajax
- 22:59 Ajax-Inter, chi è stato il migliore? Cliccate e votate
- 22:56 Ajax-Inter, le pagelle - Sommer mette la firma, Thuram è dominante. Esposito gladiatore
- 22:52 FISCHIO FINALE - L'Inter ritrova risultato, prestazione e mentalità sul palcoscenico più prestigioso
- 21:31 Virtus Verona-Inter U23, le pagelle - Stante solidissimo, per Topalovic la solita qualità
- 21:10 Inter U23, ecco la prima vittoria in campionato! Un gol di Fiordilino nel recupero regala il successo per 1-2 sulla Virtus Verona
- 20:39 Marotta a Prime Video: "Nessun rimpianto sul mercato. Il debutto di Pio Esposito è un premio per noi"
- 20:32 Percassi: "Lookman? Indietro non si può tornare. Quando sarà pronto lo accoglieremo a braccia aperte"
- 20:26 Marotta a Sky: "Inter squadra che meglio rappresenta l'Italia in UCL. San Siro? Oggi passaggio importante"
- 20:04 De Vrij a Prime Video: "Come si riparte in Champions? Con una vittoria". Poi risponde su Sommer
- 20:03 Barcellona, Flick: "In Champions squadre fantastiche, noi vogliamo vincerla. L'anno scorso..."
- 20:02 Chivu: "Ecco perché ho scelto Pio Esposito. Lautaro pronto, se ci sarà bisogno di lui. La Champions per noi..."
- 20:00 Julio Cesar: "Monaco? Io sono stato il portiere di Germania-Brasile 7-1, l'Inter deve fare una cosa"
- 19:54 De Vrij a Sky: "C'è tanta voglia di fare risultato, vincendo si possono cambiare le cose"
- 19:54 De Vrij a ITV: "Non siamo partiti bene in campionato, c'è da lavorare. Bello giocare in Olanda"
- 19:49 Lautaro killer d'Europa: nella scorsa Champions percentuale realizzativa più alta tra chi ha fatto almeno 15 tiri
- 19:33 La Giunta favorevole alla vendita di San Siro, Scaroni: "Non siamo ancora alla fine, ma sono contento. L'obiettivo..."
- 19:28 Women's Europa Cup, l'Inter a Edimburgo per chiudere il discorso Hibernian: le ufficiali
- 19:20 Supercoppa 2025, definito il quadro delle semifinali: Bologna-Inter venerdì 19 dicembre. La finale il 22
- 19:07 Ajax U19, Ünüvar dopo l'1-1 con l'Inter: "Nel secondo tempo la gara poteva andare da una parte o dall'altra"
- 18:53 Marino: "Inter destinata a riprendersi, Pio Esposito farà parlare di sé. Lookman? Difficilmente resterà a Bergamo"
- 18:38 Ajax U19, Nuijten: "Meritavamo di vincere più dell'Inter, questo pareggio è come una sconfitta"
- 18:24 San Siro, Giunta favorevole alla vendita: nella nota del Comune i dettagli su prezzo, clausole, opere e capienza dello stadio
- 18:10 Condò: "Inter, passo avanti netto in attacco rispetto all'anno scorso. Esposito pronto, spero esordisca stasera"
- 17:57 San Siro, via libera alla cessione a Inter e Milan. Ma i club dovranno tenere conto di vari parametri: il punto
- 17:52 videoCerpelletti: "Nel secondo tempo entrati con un altro spirito. Taho è stato bravissimo. Mi ispiro a Calha"
- 17:42 GdS - Con l'Ajax Sommer in porta per evitare sassate, ma Chivu pensa all'alternanza campionato-Champions
- 17:28 videoCarbone commenta l'1-1 con l'Ajax: "Pari giusto, siamo contenti. Prima gara in Youth League, era importante la prestazione"
- 17:14 Youth League - Ajax-Inter, Up&Down - Taho eroe di Amsterdam, Marello pennella. Zarate macchinoso
- 17:03 UFFICIALE - San Siro, via libera della giunta alla vendita dell'area a Inter e Milan. Scavuzzo: "Lavoro importante"
- 16:52 Youth League, l'Inter strappa il pari (1-1) ad Amsterdam: Iddrissou replica a Unuvar, al resto pensa Taho
- 16:46 Rocchi: "Il gol di Adzic è regolare. Nel contatto tra K. Thuram e Bonny non c'è fallo né il bisogno di OFR"
- 16:31 Lucarelli: "Per allenare l'Inter ci vuole un percorso importante, ma spero Chivu possa risolvere i problemi"
- 16:16 Salvini: "San Siro, persi tempo e miliardi. Mi dispiace per i milanesi, ma senza trasparenza..."
- 16:00 Tabù vittoria all'esordio in Champions: dal 2009 unica gioia in Inter-Tottenham. Il dettaglio
- 15:45 Primavera 1, domenica mattina altro test importante per l'Inter con l'Atalanta: designato l'arbitro
- 15:31 Oblak avvisa le avversarie: "Vogliamo vincere la Champions. Ma dobbiamo crederci tutti"
- 15:17 Savicevic ripensa al gol di Adzic nel derby d'Italia: "Non è una sorpresa, ne ha segnati di simili in passato"
- 15:03 Il City aspetta il Napoli, Guardiola: "L'anno scorso il pari con l'Inter alla prima giornata, vogliamo iniziare meglio"
- 14:49 Donnarumma chiarisce: "Il City era la mia unica opzione". Poi senza nascondersi: "La Champions è un obiettivo"
- 14:35 Turci sentenzia: "Non esiste un caso Sommer. Si può criticare la prestazione ma non il valore"