Ci mancavano la conta per squadra dei positivi al Covid e le parole quantomai fuori luogo di Andrea Pirlo per continuare a scavare nelle bassezze del pallone italico. Strategie deprecabili che spesso si rivelano per quello che sono. Se ci fermiamo all'Inter, lo scenario è chiaro da tempo e non è una novità. Erano bastati i primi 90 minuti del campionato per aizzare le folle con la tesi strampalata delle cinque sostituzioni come grosso favore alle big. Tutto nato dalla rimonta nerazzurra sulla Fiorentina. Una linea durata giusto il tempo di commentare la vittoria di Lukaku e compagni, dopodiché è calato il silenzio.

Il secondo step è stato quello di criticare in modo violento l'Inter per l'uscita dalla Champions League, senza il benché minimo tentativo di entrare nell'analisi del girone. Giudizi sommari e slogan da campagna elettorale di bassa lega. Qualcuno arrivò perfino a parlare di ciclo di Conte finito, chiedendone le dimissioni. Gli stessi che, dopo le prime tre partite del girone, si riempivano la bocca di elogi per la mentalità europea raggiunta dai nerazzurri, capaci addirittura di andare a comandare a Madrid. Poi tutto dimenticato.

Nel frattempo, però, Handanovic e soci avevano preso a marciare fortissimo in campionato. Tant'è che la prima striscia di vittorie (otto di fila) arrivava con ancora tutto il girone di ritorno di Champions da giocare. E qui cade un'altra tesi, quella che vuole l'Inter favorita dall'uscita dalle coppe. Tra Inter-Torino 4-2 e Inter-Crotone 6-2 c'erano ancora Inter-Real, Borussia-Inter e Inter-Shakhtar. Riposo dove? Unico impegno settimanale quando? Anche perché, tra gennaio e febbraio, poi l'Inter incrocia Fiorentina, Milan e Juventus (due volte) in Coppa Italia. Mentre i rossoneri, ad esempio, uscendo proprio nel derby di coppa, possono rifiatare. Eppure, per settimane, si fa solo un gran parlare di "vantaggio Inter". E ora ci vien da ridere vedendo solo la Roma ancora in corsa in Europa. Parlare prima non è mai cosa buona.

L'ultima scelleratezza è uscita direttamente dalla bocca dell'allenatore della Juventus. Per carità, Pirlo non è stato l'unico a battere sul tasto, ma certamente resta quello dal quale certe fesserie non te le aspetti. Inter "fortunata" perché "noi e altre abbiamo giocato con dei malati. Purtroppo per i malati gli capita in un momento positivo per l'Inter che li potrà recuperare nella sosta, quindi avrà anche l'opportunità di lavorare non mandando giocatori in nazionale. Su questo punto sono stati anche fortunati". Raccapricciante. A parte il fatto che, come sottolineato già da molti, l'Inter è uno dei club maggiormente colpiti in A per numero di contagiati in questa stagione e ha affrontato partite importanti con defezioni in tal senso senza accampare scuse (il derby d'andata, ad esempio). Ma poi fortunata cosa? Tralasciando il frasario del tutto inaccettabile vista la delicatezza della questione, ma davvero una squadra che arriva da otto vittorie di fila può dirsi fortunata per un rinvio contro un avversario di metà classifica reduce peraltro da un match tre giorni prima? C'è davvero qualcuno convinto che il Sassuolo avesse spezzato le reni all'Inter priva di quattro elementi? Nel calcio tutto è possibile – e Juventus-Benevento 0-1 è lì a dimostrarlo, vero Pirlo? –, ma da qui a parlare di fortuna ce ne passa, sia nella forma che nel merito.

La deriva della teoria del "campionato falsato" non è altro che la logica conseguenza di questa mentalità troglodita, penosa, squallida. Se l'attacco diretto non va a buon fine, resta soltanto l'opzione di screditare. Il fetore dei nemici.

VIDEO - WALTER SAMUEL, LA CARRIERA NERAZZURRA

Sezione: Editoriale / Data: Mar 23 marzo 2021 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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