Dire che l'Inter che si avvia al nuovo corso con Mazzarri trasmette sensazioni positive sembra scontato. Come non lo è stato vedere i nerazzurri giocare con tanta voglia e sicurezza sin dalle prime amichevoli estive, lottando ad armi pari contro il Real di Bale e dei baby (pur sempre galacticos) e lo spumeggiante Manchester United di Van Gaal, tramortendo infine la Roma, seconda regina del nostro campionato e rinforzata con gli ultimi regali di Sabatini a Garcia. Forse troppo impegnati ad assistere alla crescita della squadra in campo, Thohir e mago Ausilio hanno pensato bene di chiudere due colpi fondamentali appena dopo il rientro della squadra dalla tournée in America. La bacchetta del ds incanta il Southampton e i gallesi del Cardiff, a Mazzarri altre due pedine con cui giocare.

Prima Osvaldo, che attenendosi all'entusiasmo che oggi regna in casa Inter ha scelto di presentarsi ai suoi nuovi tifosi con camicetta a fiori e sogni rispolverati dal cassetto, poi il più sobrio e laconico Medel, pronto a raccogliere l'eredità di Cambiasso e a sgomitare (metaforicamente) per un posto nella già folta mediana nerazzurra. "Scudetto? Speriamo", dice Osvaldo, che uno l'ha già vinto lo scorso anno, non proprio nel ruolo che si augurava, con i colori che da oggi saranno i nemici principali nella sua nuova avventura a San Siro. Gli stessi colori di quel cappellino di Medel, che ad alcuni avrebbero fatto storcere il naso non soltanto per l'estetica del rosa. Ma questa è roba di due anni fa e magari il Pitbull l'avrà già venduto all'asta su eBay.

I tifosi interisti non sembrano preoccupati sapendo di poter contare sul nuovo guerriero di Santiago del Cile, arrivato a Milano per dimostrare che questa Inter con lui può riuscire a stendere qualunque avversario (sempre metaforicamente), mentre un altro guerriero potrebbe invece salutare l'Italia: Vidal tiene in ansia la Juve e lascia aperto uno spiraglio allo United. Non abbiamo l'indizio del cappellino dei Red Devils, ma a quanto pare il cileno bianconero sembrerebbe davvero allettato da un futuro ad Old Trafford. Sul mercato in uscita lavorerà assiduamente anche Ausilio, che terminate per adesso le magie può concentrarsi sulle non più semplici cessioni, alle quali seguirà almeno un altro innesto, quello sull'esterno, che renderà completo lo scacchiere a disposizione di Mazzarri. E poi c'è Rolando che mette alle corde il Porto e voglioso di tornare ad essere una validissima alternativa nel nuovo muro difensivo.

Tante luci e segnali positivi per un'Inter che oggi appare in grado di giocarsela fino alla fine per un posto nell'Europa delle grandi. Quella Champions che manca ormai da due anni è il primo obiettivo stagionale, raggiungibile stavolta anche con la vittoria dell'Europa League. Per ora inutile alzare lo sguardo oltre il terzo posto, "non sono discorsi che si fanno", dice Mazzarri, "we'll see", chiude con il suo solito inglese Thohir. Vedremo, appunto, ma nessuno nega che lo scudetto è alla portata di questa squadra. La Juve senza Conte e chissà privata di Vidal potrebbe essere l'incognita che riaprirebbe il campionato. Le altre rivali non sono imbattibili, si evince da risultati e sensazioni di queste prime settimane di calcio. Scopriremo a poco a poco quale dimensione fa per l'Inter, anche se c'è chi ha deciso già di buttar giù la maschera.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 07 agosto 2014 alle 00:01
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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