Chi offre di più? È un mercato anticipato quello che stiamo vivendo da due mesi a questa parte, conseguenza in particolare dello stop del calcio giocato. In primo piano, come spesso accade, c'è l'Inter. Il club nerazzurro è al centro di mille rumors che spaziano dagli addii più impronosticabili agli arrivi più fantasiosi. Nessuno è fuori dal gioco: nuovi e vecchi portieri, difensori che salutano e altri già ad Appiano, centrocampisti e laterali a pioggia. Soprattutto, c'è l'attacco: scenari, strategie, affreschi, novelle, romanzi, thriller e gialli per il reparto che da sempre appassiona di più i tifosi. Se ne sono scritte e dette già di ogni, tant'è che potremmo domandarci: cos'altro potrà mai accadere da qui alla prossima stagione?

Un balletto di punte. Lautaro che fa? Resta o se ne va? Il Barça spinge e offre il mondo: soldi, Vidal, Semedo, Junior Firpo, Emerson Royal, Griezmann, Todibo, Umtiti. E magari fra qualche giorno sul piatto verranno aggiunti pure Rakitic, Arthur, Piqué (con Shakira) e Cancelo (preso ad hoc dal City). Siamo pronti a tutto.

Poi c'è Mertens. Rinnova? Non rinnova? Fatta, anzi no. Boh. Settimane a parlare di frattura "insanabile" con De Laurentiis e poi... bum! "Resta a Napoli, decisiva la sua volontà". E Lukaku che lo "chiamava" a Milano? Guai far innervosire uno grande e grosso come Big Rom. Già svanita l'idea di colonia belga paventata con il centravanti, l'ex Psv, Vertonghen, Meunier e Nainggolan. Che poi noi ci avremmo aggiunto volentieri pure Courtois, Hazard senior e De Bruyne. O no?

E non possiamo dimenticarci di Aubameyang e Werner. Entrambi in qeusti giorni hanno già vestito la casacche di mezza Europa: Barcellona, Manchester United, Liverpool, Real Madrid, Paris Saint-Germain e, ovviamente, Inter. Anche qui: esiste un fondo di verità, senza dubbio, ma poi questo diventa soltanto il trampolino per fughe in avanti. Stesso discorso, più o meno, vale per Cavani (ma pure per Martial, Dembelé e compagnia cantante).

Vi starete chiedendo: dov'è la novità? Il momento. Siamo nel bel mezzo di una pandemia che ha messo in ginocchio diversi settori lavorativi e altri ne ha ammaccati. Il calcio, come dimostra l'attualità, non ne è esente. E se già negli ultimi anni era stato raro assistere a mega-operazioni di mercato in casa Inter, figurarsi adesso. Tutti i club – Barça più di altri – sono in cattive acque o comunque impossibilitati a operare spese folli. E non è detto che alla fine, in questo balletto di punte, Lautaro no ndecida di restare fedele alla balera nerazzurra.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 19 maggio 2020 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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