Dopo la sconfitta in Champions League contro il Barcellona, l'Inter torna a occuparsi del campionato dove ha una striscia di 5 vittorie consecutive che verrà sfidata dalla Lazio all'Olimpico nel Monday Night della 10^ giornata di Serie A. Di questo e altro Luciano Spalletti parla oggi in conferenza stampa al Suning Training Centre.

Sarà la prima da ex per De Vrij e Keita. Quest'ultimo può fare anche la sotto punta?
"E' possibile. E' una riflessione giusta. Ci abbiamo pensato perché lo abbiamo anche fatto giocare. Cerchiamo di prendere in considerazione tutto quello di cui disponiamo e questa è lì. E' solo da usare".

Si chiude domani un ciclo di tre partite pesanti, c'è qualcuno in riserva? Pensa di poter cambiare qualcosa?
"Anche questa è una cosa che possiamo usare, il fatto di ruotare tutti gli uomini in rosa. Il segnale che abbiamo mandato ieri però è il fatto di non accettare passivamente le situazioni dell'ultima partita. Di reagire a ciò che non è andato come volevamo. E i calciatori ieri mi hanno mandato questo segnale, di non stare lì ad aspettare ma di andare a comportarsi facendo sì che le cose accadano come noi vogliamo che vadano".

Hanno fatto rumore le parole di Zhang Steven sul fatto di voler portare il club al vertice. Questa stagione, nel processo di crescita, che annata è? Sarete soddisfatti se...
"Se faremo dei risultati importanti. Delle vittorie di partite importanti andando a ricollocarsi nelle prime quattro della classifica. Rimanere in Champions diventa un traguardo. La vittoria di un titolo. Come quelli che ti consegnano in mano. Ci sono squadre forti e tutti ambiscono a quello. Squadre che vengono da anni in cima alla classifica. E poi il fatto di fare grandi partite, come stiamo facendo perché ultimamente abbiamo fatto delle ottime prestazioni".

Prima dell'ultimo Lazio-Inter il tema dominante era la presenza o meno di De Vrij. Come lo hai visto e che ricordo ti porti dietro di quella gara.
"Lo vedo come lo vedete voi. De Vrij è facile da analizzare, non ci vuole lo psicologo. E' trasparente, chiaro, pulito. Una persona incredibile per quello che è l'entusiasmo e la qualità della persona. Si allena benissimo, è un calciatore forte. E' serenissimo perché ce l'ha stampato in faccia. A noi va bene così e si va avanti per quella strada perché è quella corretta. Il ricordo di quella gara è di una tifoseria in festa che ha raggiunto un obiettivo importante della passata stagione e che ha vinto una gara tra mille difficoltà per la forza dell'avversario, perché siamo andati a farlo all'Olimpico. Bisogna solo tentare di rifarlo. In quel momento abbiamo festeggiato ma bisogna rendersi conto che non ci vogliamo fermare a una vittoria di quel tipo ma vogliamo ripeterci e vincere anche partite più importanti".

Cambia qualcosa il fatto che sia in dubbio la possibilità di giocare?
"Il dubbio rimane per i giornalisti, per noi no. Noi dobbiamo andare a fare la prestazione, i se i ma sono cose che non ci appartengono. Noi andiamo per giocare la partita".

Si aspetta già domani di vedere la crescita di cui ha parlato dopo Barcellona-Inter?
"Ho già detto che il segnale più importante è come si sono allenati ieri e la partecipazione, l'intensità che hanno avuto nell'allenamento. Quella è la soluzione, la medicina per curare qualsiasi difficoltà possa avere una squadra. Noi siamo in grado di sopperire a quelle che possono essere state due fatiche importanti come quella del derby e del Barcellona a livello psicofisico perché la squadra ha forza caratteriale e un numero di calciatori per mettere in campionato una squadra fresca".

Quanto ha pesato l'assenza di Nainggolan a Barcellona? Cosa non l'ha convinta di quella gara?
"Nainggolan ha le sue qualità e caratteristiche. Ha esperienza in quella competizione e può darci qualcosa in più. Ma noi abbiamo in rosa chi può sostituire chiunque. Non dipendiamo da un calciatore. Siamo una squadra, vogliamo essere un gruppo, una società, un club. Vogliamo essere un insieme di persone che hanno un valore per dare un contributo e raggiungere gli obiettivi. Chi lo ha sostituito ha fatto la propria parte, una buonissima partita. E ha dato il contributo per fare delle buone cose perché poi è chiaro che bisogna avere l'umiltà di riconoscere i meriti dell'avversario e qualche difetto messo in pratica, ma in quella gara abbiamo fatto buone cose. E anche la partita precedente è andata in quella maniera, abbiamo vinto lo stesso dopo che lui è uscito".

Lautaro ha caratteristiche simili a quelle di Keita come sotto punta?
"Avendo una rosa così importante qualitativamente ognuno può tirar fuori quel che vuole come squadra titolare. Quando sono giocatori di quel livello tutti possono dare un contributo e far diventare una squadra importante e far fare una prestazione importante alla squadra. E' anche possibile far giocare Lautaro con Icardi. Sono le caratteristiche che bisogna andare a valutare bene senza, per volerceli mettere, snaturare le loro qualità o a creare difficoltà alle loro qualità. Ci sono delle attenzioni da mettere in questi discorsi che si fanno. Dipende dai momenti, dall'avversario, dalla partita, dal sistema di gioco della squadra davanti. Ma lo abbiamo già usato e lo andremo a usare di nuovo. A Barcellona ha giocato 28'".

Nainggolan a che punto è?
"Nainggolan comincia a correre oggi. Vedremo la reazione del piede. Se il piede fa male è una cosa, se spinge sul terreno si può forzare l'allenamento dopo".

A fine conferenza il tecnico ha voluto sottolineare l'importanza del passaggio di consegne tra Thohir e Zhang Steven nel ruolo di presidente. "Sono stato in Cina prima di fare l'allenatore dell’Inter e ho conosciuto anche il papà di Steven. È diventata presidente una persona importante. Abbiamo una persona che è una garanzia. Estremamente lucida, una garanzia per il futuro dell’Inter. Nella grandezza di questa famiglia ci si trovano tante cose bellissime. Quando viene a parlare da me ha una sintesi nello sguardo per cui ti vuol dire che è dalla tua parte 24 ore su 24 per costruire un'Inter forte. Chi vuole stare con lui deve essere l’Inter. Ha a cuore questa realtà, ha entusiasmo. È una cosa da difendere che una famiglia così investa nell’Inter".

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Sezione: Copertina / Data: Dom 28 ottobre 2018 alle 11:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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