Gara di confronti con il passato per Luciano Spalletti che domani si ritroverà faccia a faccia col suo passato recente. Tornare a San Siro, davanti al suo ex pubblico, che emozioni susciterà all'allenatore di Certaldo? "Con me diventa facile questo discorso perché io parlo con pochi, io sono sempre solo. Amici, non amici, spero che non mi fischino e queste cose qui? Per me la gente può fare ciò che vuole. Ho preso fischi e insulti da tante parti. Ma io guardo il mio lavoro, non quello degli altri. Quando vado via dal club guardo se ho lasciato i conti migliori e se ho vinto qualche partita. Ma si pensa a ciò che faccio io, non paragonato a ciò che fanno gli altri. Poi uno dà il taglio che vuole alle cose. In base alle amicizie e i contatti che si hanno. Io ho finito all'Inter con la difficoltà della gestione in quel momento lì, con tutto ciò che veniva fuori per creare delle difficoltà. Non ho dato colpa a nessuno di quel quarto posto, ho finito e sono andato a casa perché mi avevano mandato a casa. È chiaro che delle valutazioni poi vadano fatte perché sono in base alle possibilità che uno ha a disposizione. Se uno ha la possibilità di spendere di 240 milioni di stipendi non è uguale a chi ha un monte ingaggi da 100 milioni. Non si va a prendere giocatori fermi a casa, ma giocatori dal Chelsea, dal Manchester City, più abituati a vincere rispetto ad altri. Per me sarà una partita come tutte le altre perché io sono abituato a vivere intensamente tutto ciò che faccio e lo vivo in diretta. Non si prepara niente. Anch'io sono curioso di vedere che reazione avrò quando sarò a San Siro. Ogni cosa che faccio la vivo con sentimento e le faccio seriamente. Lì ho preso delle decisioni e l'ho fatto volentieri perché un allenatore deve essere giusto per il bene del gruppo. L'esperienza all'Inter mi ha dato tanto e voglio ringraziare i tifosi, a prescindere dal trattamento che mi riserveranno. Ringrazio anche i calciatori, con cui ho un grandissimo rapporto. Mi sono continuato a sentire con qualcuno di loro e c'è stima dopo la nostra collaborazione. Vado orgoglioso di aver ridato forza a quello che era una conformazione della Pinetina lì, anche i giardinieri hanno messo a posto delle cose per me, come alzare le piante. Abbiamo dato continuità alla cappella in onore di Angelo Moratti, venivano da Roma a celebrare la messa prima di ogni partita. Sono dei momenti belli che porterò sempre con me e mi hanno dato la possibilità di emozionarmi fortemente" ha prontamente e ampiamente risposto Spalletti incalzato in conferenza stampa.
Che partita di aspetta domani?
"Sarà una partita in cui tutte e due le squadre andranno alla ricerca della vittoria perché hanno bisogno dei tre punti. Loro stanno in campo con una conformazione geometrica diversa dalla nostra e ci sarà da coprire gli spazi che loro prenderanno in fase di possesso perché loro sono bravi con gli esterni a tutta fascia. Le intenzioni sono sane da parte di tutte e due le squadre. L'Inter ha fatto vedere in passato e quest'anno con Inzaghi di fare bene".
Qual è la sua definizione di questa partita?
"Sarà importantissima per tutte e due, ma definitiva mai. Ci sono squadre forti in campionato e delle difficoltà momentanee che possono arrivare da ogni parte. Ha ragione Inzaghi a dire che è importante ma non decisiva".
Per lei è una rivincita sfida la sua ex, l'Inter, da capolista?
"Io non ho da far valere nessuna rivincita. Domani è un passaggio fondamentale per un'altra piccola felicità. Non per la mia, o anche per la mia, ma soprattutto per tutte quelle persone che ci amano e ci seguono. Noi siamo già a posto. Se continuo a fare questo lavoro a 62 anni è perché sono in cerca di una dignità, che sarà una certezza solo quando ti batterai per le persone che ti vogliono bene, non solo per il tuo esser famoso e per il ruolo. Abbiamo una città dietro che è lì che freme. Santoro mi ha detto che alla partenza ci saranno mille persone a salutarci, una roba impossibile questa. Si sente che la vivono così, anche se rimangono a casa. Ma che si scomodino, vengano lì e organizzino per stare lì è una roba che ci deve per forza far riflettere su quello che dovrà essere il nostro comportamento, la nostra ricerca, la nostra voglia. Noi dobbiamo passare attraverso la gente che ci vuole bene, che ci ama. Chi non sa riconoscere quest'amore non sarà mai fiero di ciò che ha fatto".
Non è decisiva neanche per l'Inter?
"No, neanche per loro. Ci sono tante partite e saranno molte le difficoltà, per tutti. La felicità è nascosta un po' dietro queste difficoltà. Fin quando sei di fronte ad un risultato così o quando ti trovi a dover sostituire uno o due giocatori non bisogna abbassare le spalle, o non si raggiungono gli obiettivi. E' tutto dietro queste difficoltà qui: le assenze, la gestione delle partite quando mancano un paio di giocatori senza lamentarsi. Io non mi sono mai lamentato in carriera. Non ho mai detto 'Mi manca questo o quell'altro', perché sarebbe come dire alla squadra che non possiamo farcela da soli. Invece possiamo farcela. I problemi non finiscono mai, ma neanche le soluzioni. Per questo si va a cercare le soluzioni sempre. Per loro non è definitiva".
Con che certezze e che dubbi il Napoli va a Milano?
"Le certezze di quanto fatto fin qui, delle qualità esibite dai nostri calciatori, di migliaia di persone che ti vogliono bene e ti sostengono se casomai una volta ti venisse il dubbio di non farcela ad essere fortissimo. La nostra gente pensa che noi siamo una squadra fortissima. Di dubbi non ce ne sono. Noi andiamo lì per fare la partita. C'è un avversario che ha le nostre stesse qualità, dei calciatori di livello come il nostro e un allenatore che ha un'esperienza su quel gioco che gli fa fare e ha trovato una squadra che ha già fatto quel gioco negli anni precedenti. Ci saranno delle difficoltà, le stesse che dicevamo prima, ma ci vuole il coraggio per affrontare queste difficoltà. Si fa spazio a quelli che non vedono l'ora di affrontarle le difficoltà".
Come si vive la lotta per il titolo con una proprietà italiana dopo gli anni passati all'Inter?
"Grossomodo è uguale. Lì avevo un presidente di una nazione differenze, di un Paese diverso, però il figlio lavorava lì a Milano, era spesso presente. Per cui diciamo che è simile grossomodo. Zhang rimaneva perlopiù in Cina quindi la viveva più indirettamente. De Laurentiis invece vuol sapere le cose, ci telefoniamo. Zhang sorvegliava a distanza, De Laurentiis sorveglia da vicino e ti fa sentire la sua presenza. Con entrambi ho avuto la possibilità di lavorare come meglio credo. Poi sono sempre i risultati che fanno la differenza".
Che partita di aspetta domani?
"Sarà una partita in cui tutte e due le squadre andranno alla ricerca della vittoria perché hanno bisogno dei tre punti. Loro stanno in campo con una conformazione geometrica diversa dalla nostra e ci sarà da coprire gli spazi che loro prenderanno in fase di possesso perché loro sono bravi con gli esterni a tutta fascia. Le intenzioni sono sane da parte di tutte e due le squadre. L'Inter ha fatto vedere in passato e quest'anno con Inzaghi di fare bene".
Qual è la sua definizione di questa partita?
"Sarà importantissima per tutte e due, ma definitiva mai. Ci sono squadre forti in campionato e delle difficoltà momentanee che possono arrivare da ogni parte. Ha ragione Inzaghi a dire che è importante ma non decisiva".
Per lei è una rivincita sfida la sua ex, l'Inter, da capolista?
"Io non ho da far valere nessuna rivincita. Domani è un passaggio fondamentale per un'altra piccola felicità. Non per la mia, o anche per la mia, ma soprattutto per tutte quelle persone che ci amano e ci seguono. Noi siamo già a posto. Se continuo a fare questo lavoro a 62 anni è perché sono in cerca di una dignità, che sarà una certezza solo quando ti batterai per le persone che ti vogliono bene, non solo per il tuo esser famoso e per il ruolo. Abbiamo una città dietro che è lì che freme. Santoro mi ha detto che alla partenza ci saranno mille persone a salutarci, una roba impossibile questa. Si sente che la vivono così, anche se rimangono a casa. Ma che si scomodino, vengano lì e organizzino per stare lì è una roba che ci deve per forza far riflettere su quello che dovrà essere il nostro comportamento, la nostra ricerca, la nostra voglia. Noi dobbiamo passare attraverso la gente che ci vuole bene, che ci ama. Chi non sa riconoscere quest'amore non sarà mai fiero di ciò che ha fatto".
Non è decisiva neanche per l'Inter?
"No, neanche per loro. Ci sono tante partite e saranno molte le difficoltà, per tutti. La felicità è nascosta un po' dietro queste difficoltà. Fin quando sei di fronte ad un risultato così o quando ti trovi a dover sostituire uno o due giocatori non bisogna abbassare le spalle, o non si raggiungono gli obiettivi. E' tutto dietro queste difficoltà qui: le assenze, la gestione delle partite quando mancano un paio di giocatori senza lamentarsi. Io non mi sono mai lamentato in carriera. Non ho mai detto 'Mi manca questo o quell'altro', perché sarebbe come dire alla squadra che non possiamo farcela da soli. Invece possiamo farcela. I problemi non finiscono mai, ma neanche le soluzioni. Per questo si va a cercare le soluzioni sempre. Per loro non è definitiva".
Con che certezze e che dubbi il Napoli va a Milano?
"Le certezze di quanto fatto fin qui, delle qualità esibite dai nostri calciatori, di migliaia di persone che ti vogliono bene e ti sostengono se casomai una volta ti venisse il dubbio di non farcela ad essere fortissimo. La nostra gente pensa che noi siamo una squadra fortissima. Di dubbi non ce ne sono. Noi andiamo lì per fare la partita. C'è un avversario che ha le nostre stesse qualità, dei calciatori di livello come il nostro e un allenatore che ha un'esperienza su quel gioco che gli fa fare e ha trovato una squadra che ha già fatto quel gioco negli anni precedenti. Ci saranno delle difficoltà, le stesse che dicevamo prima, ma ci vuole il coraggio per affrontare queste difficoltà. Si fa spazio a quelli che non vedono l'ora di affrontarle le difficoltà".
Come si vive la lotta per il titolo con una proprietà italiana dopo gli anni passati all'Inter?
"Grossomodo è uguale. Lì avevo un presidente di una nazione differenze, di un Paese diverso, però il figlio lavorava lì a Milano, era spesso presente. Per cui diciamo che è simile grossomodo. Zhang rimaneva perlopiù in Cina quindi la viveva più indirettamente. De Laurentiis invece vuol sapere le cose, ci telefoniamo. Zhang sorvegliava a distanza, De Laurentiis sorveglia da vicino e ti fa sentire la sua presenza. Con entrambi ho avuto la possibilità di lavorare come meglio credo. Poi sono sempre i risultati che fanno la differenza".
Altre notizie - Copertina
Altre notizie
Giovedì 18 set
- 09:52 Akanji elogia Sommer: "Se entra l'1-0 si fa difficile, contento per lui. Calci da fermo? Ci siamo allenati e..."
- 09:38 Pagelle TS - Esposito, è nata una stella. Sommer prende addirittura 7,5
- 09:24 TS - Thuram-Sommer: l'Inter batte l'Ajax coi due più criticati dopo la Juve
- 09:10 Pagelle CdS - De Vrij lucido, Thuram "specialista", Barella deve alzare i giri
- 08:56 CdS - Inter, la vittoria che serviva. E c'è una prima novità vera rispetto alla scorsa stagione
- 08:42 Moviola GdS - Rigore di Baas su Thuram: Oliver lo assegna giustamente, poi avrebbe dovuto confermarlo anche al monitor
- 08:28 Pagelle GdS - Thuram ride ancora, Sommer fiero, Esposito piace. Un solo bocciato
- 08:14 GdS - Thuram col botto, Chivu 'alla Inzaghi': l'Inter ottiene una vittoria "necessaria"
- 08:00 I drammi bisogna comprenderli: con un'incornata o dalla panchina, l'Inter riparte in Europa con testa
- 01:00 Capello: "Pio Esposito mi ha impressionato, è intelligente e sa vedere il gioco. Si è mosso in simbiosi con Thuram"
- 00:55 Inter Women, Piovani: "Le ragazze hanno approcciato molto bene la gara, questa la strada da seguire"
- 00:40 Thuram è l'ovvio Player of the Match: "Non solo i due gol, Tikus è una minaccia costante"
- 00:20 Dimarco a Sky: "Pio Esposito grande persona e giocatore forte, deve continuare così"
- 00:18 Akanji a Prime: "I compagni mi hanno aiutato, ho giocato più avanti rispetto al solito"
- 00:13 Heitinga a Prime: "Inter forte, sapevamo che sarebbe stata difficile. Ma sono contento"
- 00:10 Inter Women, due su due in Women's Europa Cup: Tomasevic in rete, Hibernian battuto anche nella gara di ritorno
- 00:03 Ajax, Heitinga in conferenza: "Giocato alla pari nel primo tempo, poi è venuta fuori la superiorità dell'Inter"
- 00:03 videoAjax-Inter 0-2, Tramontana: "Partita clamorosa di Esposito. Qualcuno voleva vendere questo Calha..."
- 00:01 Chivu a ITV: "Le ingiustizie le puoi riscattare la partita dopo. Stasera mi è piaciuta la maturità"
- 00:00 Una risata ci salverà
Mercoledì 17 set
- 23:53 Dimarco a ITV: "Ottima partita contro un avversario forte, vincere aiuta a vincere"
- 23:51 Akanji a ITV: "Felice delle due gare da titolare. Ora recuperiamo e pensiamo alla prossima"
- 23:50 Ajax-Inter, la moviola - Rigore su Thuram, utilizzo improprio del VAR: l'errore chiaro ed evidente dopo l'OFR
- 23:48 De Vrij a ITV: "Con Akanji c'è già molta intesa, si è inserito subito bene. Oggi siamo stati solidi"
- 23:45 Chivu in conferenza: "Serviva una risposta al lavoro che facciamo, dico una sola parola: maturità. Lautaro..."
- 23:38 Dimarco a Prime: "Critiche? Ho la coscienza a posto, do sempre il massimo. L'esordio di Esposito da 7,5"
- 23:32 Regeer in conferenza: "Inter cinica, abbiamo giocato contro un centrocampo di qualità mondiale"
- 23:29 Esposito a ITV: "Ho realizzato tutto in dieci giorni, ora devo continuare così"
- 23:28 Chivu a Sky: "L'Inter si potrà godere Esposito per tanto tempo". Poi spiega: "Ho scelto il 3-5-2 per un motivo"
- 23:27 Thuram a Sky: "Tutta l'Italia conosceva Esposito, stasera si è fatto conoscere dal mondo. È fortissimo"
- 23:24 Chivu a Prime Video: "Pio Esposito uomo vero, merita gli elogi. È sempre importante partire bene in Champions"
- 23:23 Thuram a ITV: "Buona partita, siamo felici. Ma possiamo fare sempre meglio"
- 23:18 Esposito a Prime: "Contento della mia prestazione". Poi la telefonata di Sebastiano: "Grande partita, brividi"
- 23:12 Esposito a Sky: "Felice per l'esordio, ecco dove posso migliorare. A chi mi ispiro? Dzeko è uno che mi piace tanto"
- 23:10 De Vrij a Prime Video: "Era importantissimo vincere. Abbiamo fatto quello che chiedeva la partita"
- 23:04 UCL - Troppo PSG per l'Atalanta: poker senza appello. Ok il Bayern, il Liverpool esulta in extremis contro l'Atletico
- 23:03 Thuram a Prime: "Abbiamo dato una risposta dopo il ko con la Juve. Polemiche? La gente sa che darò tutto per l'Inter"
- 23:00 Rivivi la diretta! Il POST PARTITA di AJAX-INTER: ANALISI e PAGELLE. Collegamento in DIRETTA dallo stadio
- 23:00 Vola Tikus, vola: l'Inter sente aria di Champions e si risolleva, la doppietta del francese regola l'Ajax
- 22:59 Ajax-Inter, chi è stato il migliore? Cliccate e votate
- 22:56 Ajax-Inter, le pagelle - Sommer mette la firma, Thuram è dominante. Esposito gladiatore
- 22:52 FISCHIO FINALE - L'Inter ritrova risultato, prestazione e mentalità sul palcoscenico più prestigioso
- 21:31 Virtus Verona-Inter U23, le pagelle - Stante solidissimo, per Topalovic la solita qualità
- 21:10 Inter U23, ecco la prima vittoria in campionato! Un gol di Fiordilino nel recupero regala il successo per 1-2 sulla Virtus Verona
- 20:39 Marotta a Prime Video: "Nessun rimpianto sul mercato. Il debutto di Pio Esposito è un premio per noi"
- 20:32 Percassi: "Lookman? Indietro non si può tornare. Quando sarà pronto lo accoglieremo a braccia aperte"
- 20:26 Marotta a Sky: "Inter squadra che meglio rappresenta l'Italia in UCL. San Siro? Oggi passaggio importante"
- 20:04 De Vrij a Prime Video: "Come si riparte in Champions? Con una vittoria". Poi risponde su Sommer
- 20:03 Barcellona, Flick: "In Champions squadre fantastiche, noi vogliamo vincerla. L'anno scorso..."
- 20:02 Chivu: "Ecco perché ho scelto Pio Esposito. Lautaro pronto, se ci sarà bisogno di lui. La Champions per noi..."
- 20:00 Julio Cesar: "Monaco? Io sono stato il portiere di Germania-Brasile 7-1, l'Inter deve fare una cosa"
- 19:54 De Vrij a Sky: "C'è tanta voglia di fare risultato, vincendo si possono cambiare le cose"
- 19:54 De Vrij a ITV: "Non siamo partiti bene in campionato, c'è da lavorare. Bello giocare in Olanda"
- 19:49 Lautaro killer d'Europa: nella scorsa Champions percentuale realizzativa più alta tra chi ha fatto almeno 15 tiri
- 19:33 La Giunta favorevole alla vendita di San Siro, Scaroni: "Non siamo ancora alla fine, ma sono contento. L'obiettivo..."
- 19:28 Women's Europa Cup, l'Inter a Edimburgo per chiudere il discorso Hibernian: le ufficiali
- 19:20 Supercoppa 2025, definito il quadro delle semifinali: Bologna-Inter venerdì 19 dicembre. La finale il 22
- 19:07 Ajax U19, Ünüvar dopo l'1-1 con l'Inter: "Nel secondo tempo la gara poteva andare da una parte o dall'altra"
- 18:53 Marino: "Inter destinata a riprendersi, Pio Esposito farà parlare di sé. Lookman? Difficilmente resterà a Bergamo"
- 18:38 Ajax U19, Nuijten: "Meritavamo di vincere più dell'Inter, questo pareggio è come una sconfitta"
- 18:24 San Siro, Giunta favorevole alla vendita: nella nota del Comune i dettagli su prezzo, clausole, opere e capienza dello stadio
- 18:10 Condò: "Inter, passo avanti netto in attacco rispetto all'anno scorso. Esposito pronto, spero esordisca stasera"
- 17:57 San Siro, via libera alla cessione a Inter e Milan. Ma i club dovranno tenere conto di vari parametri: il punto
- 17:52 videoCerpelletti: "Nel secondo tempo entrati con un altro spirito. Taho è stato bravissimo. Mi ispiro a Calha"
- 17:42 GdS - Con l'Ajax Sommer in porta per evitare sassate, ma Chivu pensa all'alternanza campionato-Champions
- 17:28 videoCarbone commenta l'1-1 con l'Ajax: "Pari giusto, siamo contenti. Prima gara in Youth League, era importante la prestazione"
- 17:14 Youth League - Ajax-Inter, Up&Down - Taho eroe di Amsterdam, Marello pennella. Zarate macchinoso
- 17:03 UFFICIALE - San Siro, via libera della giunta alla vendita dell'area a Inter e Milan. Scavuzzo: "Lavoro importante"
- 16:52 Youth League, l'Inter strappa il pari (1-1) ad Amsterdam: Iddrissou replica a Unuvar, al resto pensa Taho
- 16:46 Rocchi: "Il gol di Adzic è regolare. Nel contatto tra K. Thuram e Bonny non c'è fallo né il bisogno di OFR"