Al termine del tradizionale tour di interviste con le televisioni, Luciano Spalletti si sofferma in conferenza stampa per analizzare attraverso le domande dei giornalisti l'importante vittoria dal sapor di Champions conquistata dalla sua Inter contro il Chievo. Ecco le parole del tecnico nerazzurro raccolte dall'inviato di FcInternews.it:  

Quando si firma per l'Inter, si mette in preventivo il fatto di essere mandato via dopo due anni?
"E’ corretto che nella conduzione ci sia chi deve analizzare e poi va a prendere delle decisioni per migliorare la situazione. Non vorremmo mai che tocchi a noi, ma tutti abbiamo da render conto a qualcuno. C’è sempre qualcuno che ci giudica e di conseguenza è una cosa che può avvenire, non è assolutamente un problema per me. Io non ho fatto niente, nemmeno ieri. Se una cosa però la riportiamo tutti i giorni per tre mesi, c'è qualcuno che te la dice o c’è una volontà di creare squilibri e destabilizzare. Qui succede da nove anni sempre la stessa cosa, si creano delle pressioni e qualcosa per strada si perde. Se metto in preventivo l’esonero? Fa parte del ruolo, in Italia l'allenatore è precario e per certi versi è corretto perché una società come l’Inter deve scegliere il meglio per sé. Non dimentichiamoci però da dove siamo partiti". 

La vediamo rassegnata...
"Non è vero, ecco le offese: questa è un’offesa per me. Dire la stessa cosa per tante volte non è qualità, è sparare nel mucchio, poi finisci che indovini. Il rassegnato sei tu, se tu vuoi a me avanza roba per mettere a disposizione la mia determinazione. Hai qualche problema? Allora vienimi a parlare... Non ti vedo tranquillissimo, hai il musino un po' bianchino e smunto". 

Si è vista una buona partita da parte di Asamoah e Borja Valero.  
"Hanno fatto una buona partita in diversi, anche Perisic, Nainggolan e Politano, così come Cedric e Miranda che non giocavano da un po'. Abbiamo cambiato la difesa per il 50% e avuto un risultato importante dal punto di vista della preparazione, sintomo che abbiamo lavorato nel modo giusto e che ci sono meccanismi rodati. Asamoah ha fatto bene, la sua qualità è quella di venire via dalla metà campo mettendo palle mirate col piede che ha e che può far la differenza".

Raggiungere la Champions quest'anno ha anche più valore rispetto a quella conquistata l'anno scorso?
"Non sprechiamo la domanda, facciamone un'altra perché a questa non rispondo. Noi dobbiamo ancora qualificarci, bisogna ragionare in maniera diversa". 

Sei contento del percorso fatto in questa stagione?
"Abbiamo lasciato punti in alcune partite dove siamo stati al di sotto della forza che abbiamo. Ma io la mia squadra la trovo cresciuta e ha sempre meno momenti dove va ad abbassare il livello di qualità. Oggi abbiamo fatto una partita intelligente, matura, da squadra solida, perché il rischio è perdere ordine quando vedi che non riesci a far gol. Stiamo lavorando come tante altre squadre che cercano di mettere a posto qualcosina. Però le prossime due partite possono fare la differenza sull'analisi finale, non dobbiamo sbagliarle". 

Sezione: Copertina / Data: Lun 13 maggio 2019 alle 23:56 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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